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Natura: sempre più specie stanno perdendo diversità genetica

(29 Gennaio 2025)

Roma – La diversità genetica è diminuita di due terzi di oltre 600 specie negli ultimi tre decenni, secondo una ricerca pubblicata su Nature . I risultati evidenziano la necessità di sforzi di conservazione per prevenire la perdita di diversità genetica.

Il declino della popolazione e la frammentazione delle specie dovute all’attività umana possono causare una diminuzione della diversità genetica all’interno delle specie, il che può minacciare la loro idoneità e sopravvivenza a lungo termine. Tali fattori causati dall’uomo includono eventi climatici estremi, distruzione dell’habitat e introduzione di specie invasive. La previsione del cambiamento della diversità genetica è fondamentale quando si progettano interventi ecologici per combattere la perdita di specie; tuttavia, ci sono dati limitati sull’entità e sui modelli della perdita di diversità genetica.

Catherine Grueber e colleghi hanno intrapreso una revisione sistematica di 882 studi che misuravano i cambiamenti della diversità genetica tra il 1985 e il 2019. Il set di dati copriva 628 specie, che includevano animali (84,7%), piante (12,7%), funghi (1,9%) e cromisti (0,6%). La perdita di diversità genetica è stata osservata nella maggior parte delle specie terrestri (che costituiscono il 90,2% del set di dati) , le perdite nei regni marini erano più variabili. Le maggiori perdite di diversità genetica sono state osservate negli uccelli e nei mammiferi.

Gli autori hanno anche categorizzato gli effetti delle minacce e degli sforzi di intervento sulla diversità genetica delle popolazioni. Hanno scoperto che due terzi delle popolazioni hanno sperimentato almeno un tipo di disturbo ecologico. Il declino della diversità è stato osservato anche in specie che non hanno subito alcun disturbo ecologico, suggerendo un livello di declino di fondo che non è stato innescato da un evento specifico. Meno della metà delle popolazioni colpite dalle minacce sono state oggetto di sforzi di conservazione. L’analisi degli sforzi di conservazione segnalati come avvenuti nei periodi di studio ha suggerito il loro potenziale di rallentare o arrestare la perdita di diversità genetica all’interno delle popolazioni colpite, con l’integrazione (l’aggiunta di nuovi individui a una popolazione di specie) come unico intervento a mostrare un aumento concomitante della diversità genetica nel tempo.

Questi risultati evidenziano la necessità di interventi mirati per rallentare la perdita di diversità genetica associata all’attività umana e potrebbero essere utilizzati per ottimizzare tali sforzi.(30Science.com)

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