Roma – L’attività fisica può promuovere un invecchiamento sano, prolungando la vita e riducendo gli effetti delle malattie. L’ennesima dimostrazione emerge da uno studio, pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, condotto dagli scienziati del Western Centre for Public Health and Family Medicine e dell’Università di Toronto. Il team, guidato da Jane S. Thornton, ha valutato il ruolo che il movimento fisico può avere nel prevenire o ridurre gli effetti delle malattie. Nel 2025, spiegano gli esperti, si stima che almeno un canadese su cinque superi i 65 anni di età, e si prevede che nei prossimi 20 anni il numero di over85 triplicherà. Tuttavia, per molte persone la longevità non si traduce con una vita serena e in salute. Oltre l’80 per cento degli adulti non rispetta le Canadian Physical Activity Guidelines. “Lo sport – afferma Thornton – è uno dei modi più semplici ed efficaci per preservare e migliorare l’indipendenza funzionale, anche tra anziani fragili e considerati a maggior rischio. Livelli più elevati di attività fisica in età avanzata sono associati a miglioramenti nella cognizione, nella salute mentale e nella qualità della vita. È stato dimostrato che l’allenamento protegge dal rischio di morte per qualsiasi causa, previene le cadute rafforzando la muscolatura e l’equilibrio e promuove la salute delle ossa, delle articolazioni e di tutti i sistemi organici, nonché migliorando l’umore e la salute mentale”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda a tutti gli adulti di praticare tra i 150 e i 300 minuti di attività fisica moderata a settimana. “Molti anziani convivono con problemi cronici di mobilità ridotta – osserva Samir Sinha, altra firma dell’articolo – i medici dovrebbero prescrivere l’allenamento di resistenza per i propri pazienti. Questo approccio non è utilizzato a sufficienza come intervento sanitario”. “Le persone che restano fisicamente attive con gli anni che passano – concludono gli autori – possono potenzialmente migliorare le proprie condizioni di vita, raggiungendo un’aspettativa di vita più elevata, sia in termini quantitativi che qualitativi”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Bisognerebbe prescrivere lo sport per un invecchiamento sano
(27 Gennaio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).