Francesca Morelli

Scimmie che tollerano lo stress sopravvivono a siccità estreme

(23 Gennaio 2025)

Roma – A volte l’alta tollerabilità allo stress è un fattore più che positivo, addirittura “vitale”. È il caso delle scimmie selvatiche: coloro con una più elevata soglia allo stress sarebbero infatti in grado di sopravvivere a eventi ambientali estremi, come ad esempio la grave siccità dovuta al El Niño che ha colpito l’America Centrale nel 2014-2016. Un nuovo studio americano della University of California a Los Angeles, pubblicato oggi su Science Advances, sembra dimostrare che i cappuccini dalla faccia bianca, una particolare razza si scimmie, che presentavano nelle feci livelli più elevati di glucocorticoidi, un indicatore della risposta allo stress, avevano maggiore resistenza agli effetti della grande siccità, al pari di quanto accaduto in simili e precedenti fenomeni ma di minore intensità. In definitiva, la ricerca fornisce prove longitudinali in natura che correlano migliori risposte allo stress acuto con l’adattamento evolutivo e la sopravvivenza della specie. Ciò ha portato gli ecologi comportamentali a teorizzare che anche individui con risposte allo stress più deboli possano avere minori probabilità di sopravvivere a eventi minacciosi, quali la siccità, tollerata dunque solo da coloro con capacità adattive più resilienti. Indagare questa ipotesi in natura è complesso, pertanto i ricercatori hanno studiato la correlazione tra sopravvivenza e risposta acuta allo stress in 28 femmine selvatiche di cappuccini bianchi (il ridotto numero di maschi scarso ha ristretto l’indagine solo a campioni di femmine) durante la grave siccità di El Niño, partendo dalle misurazioni basali di glucocorticoidi raccolte prima della siccità di El Niño, tra il 2008 e il 2013, ovvero periodi con limitata siccità. Gli effetti della grande siccità di El Niño ha fatto registrare 14 sopravvissuti e 14 decessi. Utilizzando modelli per comprendere i dati proxy, cioè dati relativi a epoche remote rispetto all’attuale dedotti indirettamente, riferiti ai glucocorticoidi, i ricercatori hanno scoperto che una elevata risposte allo stress in caso di siccità meno intense, “irrobustisce” e aumenta la sopravvivenza verso gravi siccità. “Le previsioni del modello climatico anticipano che il riscaldamento globale sarà causa di più frequenti disastri naturali nel mondo”, scrivono gli autori. “Sebbene non sia possibile proteggere le popolazioni da questi eventi, tuttavia queste informazioni possono essere utilizzate per comprendere quali aspetti della risposta allo stress favoriscano nell’uomo la capacità di resistenza a eventi inaspettati e drammatici”.(30Science.com)

Francesca Morelli