Roma – Ad Hong Kong la pratica religiosa di rilasciare in mare esemplari di un determinato tipo di cernie sta provocando seri danni agli ecosistemi marini. È quanto emerge da uno studio guidato dall’Università di Hong Kong e pubblicato su Reviews in Fish Biology and Fisheries. La cernia in questione, la Tiger Grouper-Giant Grouper (TGGG), è un ibrido allevato tramite acquacoltura facendo incrociare la cernia tigre ( Epinephelus fuscoguttatus ) con la cernia gigante ( Epinephelus lanceolatus ). L’ibrido apprezzato per le sue grandi dimensioni e la rapida crescita, è una presenza comune nei mercati ittici di Hong Kong. La sua convenienza e le sue dimensioni impressionanti lo hanno reso anche una scelta popolare per le pratiche religiose del “rilascio per pietà”, in cui gli animali vengono rilasciati in natura come atto meritorio a livello spirituale. Per esplorare i potenziali effetti ecologici del rilascio di queste cernie nelle acque costiere di Hong Kong, il team di ricerca ha utilizzato il metabarcoding del DNA per analizzare la dieta del TGGG. Il team ha estratto e sequenziato il DNA del contenuto dello stomaco dell’ibrido, identificando così le sue prede, anche se completamente digerite. Hanno scoperto che il TGGG è un predatore formidabile, che si nutre di varie specie di prede non tipicamente consumate dalle specie autoctone, tra cui pesci, crostacei e cefalopodi. Sfruttando nicchie ecologiche più ampie e lacune nell’ecosistema in cui risorse o habitat sono sottoutilizzati, il TGGG interrompe le reti alimentari locali ed è altamente probabile che prosperi e si affermi come predatore dominante. “I nostri risultati – ha affermato la professoressa Celia Schunter, coautrice della ricerca – dimostrano che il TGGG non è solo un’altra specie introdotta, ma ha il potenziale per alterare in modo significativo le dinamiche trofiche e rimodellare gli ecosistemi costieri”. I ricercatori avvertono che la rapida crescita, le grandi dimensioni e l’assenza di predatori naturali nelle acque di Hong Kong ne fanno una specie eccezionalmente competitiva. Questi tratti, uniti alla disponibilità di nicchie ecologiche vacanti, rappresentano una seria minaccia per l’equilibrio della biodiversità marina negli ecosistemi costieri di Hong Kong. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Hong Kong, una pratica religiosa sta devastando l’ambiente marino
(20 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla