Roma – Per la prima volta sono stati mappati a livello globale gli effetti che le attività dell’uomo stanno avendo sul fondamentale ciclo dell’acqua del Pianeta. Il risultato è stato ottenuto da scienziati della NASA, che hanno pubblicato un nuovo studio su PNAS. “Abbiamo stabilito – ha affermato Sujay Kumar, ricercatore presso il Goddard Space Flight Center della NASA e coautore dello studio – che l’intervento umano nel ciclo globale dell’acqua è più significativo di quanto pensassimo”. I cambiamenti hanno implicazioni per le persone in tutto il mondo. Le pratiche di gestione delle acque, come la progettazione di infrastrutture per le inondazioni o lo sviluppo di indicatori di siccità per i sistemi di allerta precoce, si basano spesso su ipotesi secondo cui il ciclo dell’acqua fluttua solo entro un certo intervallo. “Questo potrebbe non essere più vero per alcune regioni”, ha affermato Wanshu Nie, ricercatore presso la NASA Goddard e autore principale del documento “Ci auguriamo che questa ricerca serva da mappa e da guida per migliorare il modo in cui valutiamo la variabilità delle risorse idriche e pianifichiamo una gestione sostenibile delle risorse, specialmente nelle aree in cui questi cambiamenti sono più significativi”. Nie e i suoi colleghi si sono concentrati su tre diversi tipi di spostamenti o cambiamenti nel ciclo dell’acqua: in primo luogo, una tendenza, come una diminuzione dell’acqua in una riserva idrica sotterranea; in secondo luogo, uno spostamento nella stagionalità, come uno scioglimento anticipato delle nevi; e in terzo luogo, uno spostamento negli eventi estremi, come le “inondazioni centenarie” che si verificano più frequentemente. Gli scienziati hanno raccolto dati di telerilevamento dal 2003 al 2020 da diverse fonti satellitari: il satellite della missione Global Precipitation Measurement per i dati sulle precipitazioni, un set di dati sull’umidità del suolo della Climate Change Initiative dell’Agenzia spaziale europea e i satelliti Gravity Recovery e Climate Experiment per i dati sullo stoccaggio dell’acqua terrestre. Hanno anche utilizzato prodotti dello strumento satellitare Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer per fornire informazioni sulla salute della vegetazione. “Questo documento – ha affermato Augusto Getirana, ricercatore presso la NASA Goddard e coautore dello studio – combina diversi anni di sforzi del nostro team nello sviluppo di capacità di analisi dei dati satellitari, consentendoci di simulare con precisione i flussi e gli accumuli di acqua continentale in tutto il pianeta”. I risultati dello studio suggeriscono che i modelli del sistema terrestre utilizzati per simulare il futuro ciclo globale dell’acqua dovrebbero evolversi per integrare gli effetti in corso delle attività umane. Con più dati e modelli migliorati, i produttori e i gestori delle risorse idriche potrebbero comprendere e pianificare in modo efficace come appare la “nuova normalità” della loro situazione idrica locale. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
La NASA mappa l’impatto dell’uomo sul ciclo dell’acqua
(17 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla