Roma – Alcuni vaccini progettati per contrastare il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) possono indurre l’organismo a produrre anticorpi capaci di contrastare i complessi immunitari già legati alla proteina virale, inducendo una reazione a catena potenzialmente peggiorativa. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science Immunology, condotto dagli scienziati di Scripps Research. Il team, guidato da Andrew Ward, ha utilizzato strumenti di imaging avanzati per ricostruire l’evoluzione degli anticorpi contro l’HIV a seguito dell’immunizzazione. Generalmente, spiegano gli esperti, i farmaci di prevenzione introducono nel corpo una proteina che somiglia a una parte di un agente patogeno. Il sistema immunitario, idealmente, inizia a produrre anticorpi di lunga durata che riconoscono la minaccia e agiscono efficacemente per contrastarla. Tuttavia, stando a quanto emerge da questo lavoro, alcune vaccinazioni anti-HIV possono spingere l’organismo a produrre anticorpi capaci di contrastare i complessi immunitari legati alla proteina virale. I ricercatori non sanno se questa reazione a catena possa favorire o svantaggiare il sistema immunitario nella battaglia contro l’agente patogeno, ma comprenderne meglio i meccanismi potrebbe portare a migliorare le opzioni vaccinali contro il virus. “Quando abbiamo condotto gli esperimenti sul sangue di animali immunizzati – riporta Sharidan Brown, altra firma dell’articolo – abbiamo notato che alcuni degli anticorpi non si legavano all’antigene virale, ma alle molecole immunitarie sulla sua superficie”. In una serie di esperimenti di follow-up su modelli animali, gli studiosi hanno dimostrato che questi anticorpi spesso emergono tra la seconda e la terza somministrazione del vaccino. “Questi effetti – conclude Brown – potrebbero essere dannosi perché non neutralizzano direttamente il virus, ma potrebbero portare a complessi immunitari più grandi che in realtà stimolano una maggiore attività contro l’agente patogeno e le cellule infette. Potrebbero entrare in gioco meccanismi che ancora non comprendiamo appieno. Abbiamo in programma di continuare a studiare questi processi e verificare se dosi multiple di altri vaccini o infezioni naturali possano provocare risposte anticorpali simili”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Vaccini anti-HIV possono creare anticorpi che combattono altri anticorpi
(17 Gennaio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).