Roma – La crescita economica globale potrebbe crollare del 50 per cento tra il 2070 e il 2090 a causa degli shock catastrofici del cambiamento climatico. E’ quanto emerge da un rapporto realizzato degli esperti di gestione del rischio dell’Institute and Faculty of Actuaries (IFoA), in collaborazione con l’Università di Exeter. Il rapporto appare dopo che i dati del Copernicus Climate Change Service (C3S) dell’UE hanno mostrato che il cambiamento climatico ha spinto la temperatura globale annuale al di sopra dell’obiettivo di 1,5 °C, accentuando gli eventi meteorologici estremi. Secondo il rapporto, con un riscaldamento di 3 °C o più entro il 2050, si potrebbero verificare più di 4 miliardi di morti, una significativa frammentazione sociopolitica in tutto il mondo, il fallimento degli stati (con conseguente rapida, duratura e significativa perdita di capitale) ed eventi di estinzione. Sandy Trust, autore principale del rapporto, ha affermato che non esiste un piano realistico per evitare questo scenario. Ha affermato che le previsioni economiche, secondo cui i danni causati dal riscaldamento globale ammonterebbero al 2 per cento della produzione economica mondiale in caso di aumento di 3 °C della temperatura media superficiale globale, sono imprecise e stanno rendendo ciechi i leader politici rispetto ai rischi delle loro politiche. Secondo il rapporto, le valutazioni del rischio climatico utilizzate da istituzioni finanziarie, politici e funzionari pubblici per valutare gli effetti economici del riscaldamento globale sono errate, poiché ignorano i gravi effetti previsti del cambiamento climatico, come innalzamento della temperatura del mare, migrazioni e conflitti dovuti al riscaldamento globale. “Questi leader – si legge nel rapporto – non riconoscono che c’è un rischio di rovina”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Climate change, crescita economica a rischio crollo del 50% in 20 anni
(16 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla