Gianmarco Pondrano d'Altavilla

USA, nel 2024 record di inquinamento da centrali a gas

(8 Gennaio 2025)

Roma – Per la prima volta, nel 2024, le centrali elettriche a gas degli Stati Uniti hanno rilasciato oltre 1 miliardo di tonnellate di anidride carbonica (CO2), segnando una nuova soglia di inquinamento per il più grande produttore e consumatore di gas al mondo. Secondo il fornitore di dati Ember, la cifra di 1,003 miliardi di tonnellate di emissioni rappresenta un aumento del 3,6 per cento rispetto al 2023 e segna un balzo del 40 per cento nelle emissioni derivanti dalla produzione di energia elettrica a gas dal 2015. Questi numeri sembrano grandi, ma vanno guardati in contesto. Le emissioni delle centrali elettriche a carbone USA sono state di poco inferiori a 620 milioni di tonnellate l’anno scorso, un minimo storico dovuto al più piccolo livello di generazione di energia a carbone mai registrato. E poiché le centrali a carbone degli Stati Uniti emettono il 77 per cento di CO2 in più per unità di elettricità rispetto alle centrali a gas, i minori totali di produzione dal carbone rivelano che il sistema energetico statunitense ha in realtà ridotto drasticamente l’inquinamento complessivo, sebbene le emissioni legate al gas siano aumentate. Grazie ai tagli all’uso del carbone, le emissioni totali di energia degli Stati Uniti derivanti da tutti i combustibili fossili sono aumentate solo dello 0,5 per cento nel 2024 su base annua, a 1,64 miliardi di tonnellate, e sono diminuite del 19 per cento dal 2015. Inoltre, il carico di emissioni è diminuito sebbene la produzione totale di energia elettrica abbia raggiunto i massimi storici nel 2024. Un rapido aumento della produzione di energia elettrica da fonti pulite, tra cui energia solare, eolica, idroelettrica e nucleare, ha contribuito a soddisfare gran parte dell’aumento dei consumi degli ultimi anni. Nel 2024 la produzione totale di energia elettrica pulita è aumentata del 35 per cento rispetto al 2015, grazie principalmente a un aumento di quasi otto volte della produzione solare e a un raddoppio della produzione dei parchi eolici durante il periodo. Ma i combustibili fossili restano comunque la spina dorsale del sistema di generazione degli Stati Uniti, avendo fornito poco più del 58 per cento di tutta l’elettricità lo scorso anno. Il gas naturale ha rappresentato una quota record del 73 per cento di questa quota fossile, mentre le centrali a carbone hanno fornito il restante 26 per cento circa. Le aziende elettriche intendono ridurre ulteriormente l’uso del carbone nel corso del resto del decennio, aggiungendo al contempo più energie rinnovabili al mix di produzione per garantire che la fornitura totale di elettricità continui ad aumentare in linea con la domanda. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla