Valentina Di Paola

Circa un quarto degli animali d’acqua dolce a rischio estinzione

(8 Gennaio 2025)

Roma – Circa il 24 per cento della fauna d’acqua dolce potrebbe sperimentare un rischio di estinzione. Questo scoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN) di Cambridge. Il team, guidato da Catherine Sayer, ha esaminato i dati relativi a 23.496 pesci, crostacei decapodi (come granchi, gamberi e gamberetti) e odonati (come libellule e mosche), in una valutazione estesa e completa degli animali di acqua dolce. L’analisi, spiegano gli studiosi, identifica le principali minacce derivanti da inquinamento, dighe, agricoltura e specie invasive. I risultati potrebbero contribuire a informare gli sforzi futuri per ridurre la perdita di biodiversità d’acqua dolce. Questi ambienti ospitano oltre 10 per cento di tutte le specie conosciute, una biodiversità che offre molteplici benefici, come il ciclo dei nutrienti, il controllo delle inondazioni e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Nonostante la rilevanza di questi ecosistemi, finora non erano disponibili valutazioni complete dei rischi di estinzione delle specie nelle riserve di acqua dolce. Per colmare queste lacune, i ricercatori hanno condotto un’analisi della fauna d’acqua dolce globale. Stando a quanto emerge dall’indagine, il 24 per cento delle specie considerate è risultato ad alto rischio di estinzione, con i decapodi associati alla percentuale più alta di taxa minacciati, pari al 30 per cento, rispetto al 26 per cento dei pesci e del 16 per cento degli odonati. Nello specifico, il 54 per cento delle specie era interessata dall’inquinamento, il 39 per cento dalle dighe, il 37 e il 28 per cento rispettivamente dal cambiamento dell’uso del suolo e dalla presenza di specie invasive. Questi risultati, concludono gli autori, evidenziano l’urgente necessità di affrontare le minacce per prevenire ulteriori declini e perdite di biodiversità. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).