Roma – Mettendo assieme l’Intelligenza artificiale (IA) e la cosiddetta “citizen science” – per la quale i cittadini collaborano alla ricerca scientifica raccogliendo dati sul campo – si possono fare grandi passi avanti verso gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile (SDG). È quanto sostengono i ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) in un articolo pubblicato su Nature Sustainability. “Gli algoritmi di intelligenza artificiale – spiega Dilek Fraisl, autore principale dell’articolo e ricercatore nel Novel Data Ecosystems for Sustainability Research Group dell’IIASA – richiedono grandi quantità di dati, ma molte parti del mondo, in particolare il Sud del mondo, si trovano ad affrontare carenze di dati. Questa mancanza di dati, in particolare dati locali, può portare a modelli di intelligenza artificiale che non riflettono contesti locali specifici, con conseguenti risultati imprecisi, pregiudizi e disparità sempre più ampie tra il Nord e il Sud del mondo, nonché all’interno dei medesimi paesi. La citizen science può aiutare a colmare questa lacuna fornendo dati più locali e quindi rappresentativi, che possono aiutare a migliorare l’accuratezza dei risultati dell’intelligenza artificiale”. La citizen science sta già contribuendo agli SDG, affermano gli autori, aiutando a colmare le lacune nei dati attraverso la partecipazione pubblica alla ricerca scientifica. Sono state dimostrate applicazioni di successo per gli SDG 3 (buona salute e benessere), 11 (città e comunità sostenibili), 14 (vita sott’acqua) e 15 (vita sulla terraferma). Tuttavia, nonostante il crescente interesse da parte delle Nazioni Unite, degli Uffici nazionali di statistica (NSO) e delle agenzie governative, le sfide relative alla qualità dei dati della citizen science, la mancanza di consapevolezza e i quadri giuridici continuano a limitare l’integrazione dei dati della citizen science nel monitoraggio e nella rendicontazione degli SDG e, in ultima analisi, nell’informare le decisioni politiche. Parallelamente, i recenti progressi nell’intelligenza artificiale hanno suscitato interesse per il loro potenziale nel supporto allo sviluppo sostenibile. I principali contributi dell’intelligenza artificiale al progresso degli SDG includono un’analisi rapida di grandi set di dati, una migliore accessibilità dei dati, una raccolta dati efficiente, l’automazione delle attività, dati e approfondimenti in tempo reale e una migliore visualizzazione dei dati, potenzialmente in un modo più conveniente. Tuttavia, l’intelligenza artificiale pone sfide e rischi, tra cui pregiudizi nei dati di addestramento che possono produrre risultati inaffidabili. Da qui la necessità di integrare IA e citizen science per colmare i difetti di entrambi i mondi. “L’integrazione della citizen science e dell’IA – conclude Fraisl – offre un promettente percorso in avanti nel monitoraggio e nel raggiungimento degli SDG. Quando usati insieme, il potere analitico dell’IA e la rilevanza contestuale della citizen science creano sinergie che possono affrontare le sfide della sostenibilità in modo più efficace”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
IA e citizen science insieme possono avvicinarci agli obiettivi green
(17 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla