Valentina Di Paola

Microrobot per rivoluzionare i trattamenti dell’infertilità

(17 Dicembre 2024)

Roma – Dei piccoli robot potrebbero rappresentare un trattamento innovativo per l’infertilità, distruggendo le ostruzioni nell’apparato femminile. A descrivere il loro funzionamento sulla rivista dell’American Institute of Physics Advances, gli scienziati del Shenzhen Institutes of Advanced Technology (SIAT) Magnetic Soft Microrobots Lab. Il team, guidato da Haifeng Xu, ha realizzato dei microrobot in resina fotosensibile non magnetica, rivestita con un sottile strato di ferro per conferirgli proprietà magnetiche. L’infertilità, spiegano gli esperti, colpisce circa 186 milioni di persone in tutto il mondo, con l’ostruzione delle tube di Falloppio che contribuisce all’11-67 per cento dei casi della condizione per le donne. “La nostra tecnologia – afferma Xu – offre un’alternativa potenzialmente meno invasiva ai metodi chirurgici tradizionali attualmente utilizzati per rimuovere le ostruzioni tubariche, che spesso comportano l’uso di cateteri e guide convenzionali”.

Microvite robotica magnetica per la ricanalizzazione dell’ovidotto. Il microrobot magnetico rimuove l’ostruzione in base al movimento meccanico sotto il campo magnetico rotante.
Credito
Liu e altri

Applicando un campo magnetico esterno, il robot ruota, generando un movimento traslazionale che gli consente di navigare attraverso un canale di vetro che simula una tuba di Falloppio. Nei test in laboratorio, il microrobot è stato in grado di rimuovere un’ostruzione di un cluster di cellule posizionata nel canale. I ricercatori spiegano che il design del prototipo è stato progettato per assicurare il massimo risultato: la struttura elicoidale a forma di vite è fondamentale per la propulsione, mentre la coda a forma di disco aiuta a stabilizzare il movimento. Il movimento rotatorio genera un campo vorticoso che aiuta a spingere i detriti frammentati verso la coda, rimuovendo l’ostruzione in modo più efficace. Guardando al futuro, il team di ricerca prevede di rendere il microrobot più piccolo e più avanzato. Nei prossimi step, gli autori valuteranno l’efficacia e l’efficienza del dispositivo in modelli di organi isolati, implementando sistemi di imaging in vivo per tracciare il movimento e la posizione del microrobot in tempo reale. “Prevediamo anche di espandere le possibili applicazioni di questa tecnologia – conclude Xu – i sistemi di controllo automatico potrebbero migliorare l’efficienza della rimozione di ostruzioni e altre procedure mediche.  L’obiettivo finale del nostro lavoro è quello di fornire una soluzione più efficace e minimamente invasiva per i pazienti che soffrono di infertilità e potenzialmente di altre condizioni”. .(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).