Roma – La Cina imporrà limiti più severi alle emissioni di metano legate all’estrazione del carbone, secondo quanto dichiarato dal ministero cinese dell’ambiente. “Controllare le emissioni di metano – ha affermato un portavoce del ministero – in modo attivo, costante e ordinato avrà il vantaggio climatico di rallentare l’aumento della temperatura globale, il vantaggio economico di utilizzare le risorse energetiche e il vantaggio in termini di sicurezza di ridurre gli incidenti sul lavoro”. Sebbene il metano sia un gas serra notevolmente più potente dell’anidride carbonica, rimane nell’atmosfera solo per circa 10 anni, rispetto ai 1.000 anni della CO2, il che significa che una rapida riduzione delle emissioni potrebbe frenare il riscaldamento globale in tempi relativamente rapidi. In base alle nuove norme, le miniere che rilasciano emissioni con un contenuto di metano pari o superiore all’8 per cento, e che ammontano a più di 10 metri cubi di metano puro al minuto, devono catturare il gas. Il gas che non può essere utilizzato deve essere distrutto. Il numero è stato ridotto rispetto alla precedente soglia del 30 per cento, fissata nel 2008 allo scopo di prevenire le esplosioni nelle miniere e promuovere l’uso del metano da giacimenti carboniferi come combustibile. Tutte le nuove miniere dovranno adeguarsi alle norme entro aprile dell’anno prossimo, mentre le miniere esistenti avranno tempo fino ad aprile 2027. Le 3.000 miniere di carbone cinesi sono responsabili di circa il 40 per cento delle emissioni di metano del Paese, mentre una quantità analoga è generata dalle attività agricole. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
La Cina inasprisce le regole sulle emissioni di metano
(12 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla