Valentina Di Paola

Il farmaco antiHIV è la scoperta del 2024 per Science

(13 Dicembre 2024)

Roma – Si chiama lenacapavir, è un farmaco innovativo in grado di prevenire l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV), garantendo sei mesi di protezione dall’agente patogeno. Nominato scoperta dell’anno 2024 dalla rivista Science, questo importante risultato è emerso dall’indagine CAPELLA, che ha documentato un importante successo nei pazienti a rischio di contrarre l’infezione. Il premio riconosce anche il lavoro correlato che circonda l’acquisizione di una nuova comprensione della struttura e della funzione della proteina capside dell’HIV. Nonostante decenni di progressi nel contrastare e prevenire la diffusione, il virus dell’immunodeficienza umana continua a infettare più di un milione di persone ogni anno, e non è ancora disponibile un vaccino efficace. Il lenacapavir potrebbe colmare queste carenze. Secondo gli studi clinici, in effetti, il farmaco, disponibile come iniezione, fornisce sei mesi di protezione dal contagio. L’indagine ha rivelato che il medicinale garantisce un’efficacia del 100 per cento nelle adolescenti africane e del 99,9 per cento nella popolazione di genere diverso in tutti i continenti. Il lenacapavir deriva da una ricerca rivoluzionaria sulla proteina capside dell’HIV, che protegge il materiale genetico del virus. Indurendo questa proteina, il farmaco blocca le fasi chiave della replicazione virale. Questo meccanismo di targeting del capside, un tempo ritenuto impraticabile, potrebbe ispirare trattamenti per altre malattie virali. Inizialmente sviluppato come terapia di salvataggio per pazienti resistenti ad altri farmaci, la forma iniettabile a lunga durata del lenacapavir lo rende un punto di svolta nella prevenzione dell’HIV e della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Il farmaco supera i problemi di aderenza riscontrati con la profilassi orale pre-esposizione giornaliera (PrEP) e le iniezioni bimestrali come il cabotegravir, in particolare per le popolazioni che affrontano stigma e difficoltà di accesso. Tuttavia, il suo potenziale di ridurre drasticamente le infezioni nelle popolazioni ad alto rischio ne sottolinea l’importanza. In combinazione con i precedenti progressi biomedici, il lenacapavir, sottolineano gli scienziati, rappresenta un passo fondamentale verso la riduzione dell’HIV/AIDS come crisi sanitaria globale. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).