Roma – I risultati di un recente studio clinico finanziato da Gilead (Purpose-2) e condotto da medici della Emory University e del Grady Health System indicano che un’iniezione di un nuovo farmaco, il Lenacapavir, due volte l’anno offre un rischio di infezione ridotto del 96% in generale, rendendo l’iniezione significativamente più efficace della terapia orale giornaliera. I risultati sono stati recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine.
“Vedere questi alti livelli di efficacia, quasi al 100%, in un iniettabile che le persone devono assumere solo ogni sei mesi è incredibile – ha spiegto Colleen Kelley, MD, autore principale dello studio e professore presso la School of Medicine della Emory University – Si tratta di un progresso considerevole e profondo in medicina, soprattutto per le persone le cui circostanze non consentono loro di assumere un farmaco orale giornaliero e per quelle tra le popolazioni colpite in modo sproporzionato dall’HIV”.
Nello studio clinico randomizzato, in doppio cieco, di fase III che confronta l’efficacia dei due farmaci, il 99% dei partecipanti al gruppo Lenacapavir non ha contratto un’infezione da HIV. Durante la sperimentazione, solo due partecipanti del gruppo Lenacapavir, composto da 2.179 persone, hanno contratto l’HIV. Ciò si confronta con nove nuove infezioni da HIV nel gruppo di quelli che invece assumevano la terapia giornaliera, che contava 1.086 persone. La sperimentazione ha dimostrato che l’aderenza alla terapia iniettabile è stata maggiore rispetto alla pillola orale giornaliera. “Quello che vediamo nel tempo – ha detto Kelley – è che circa la metà delle persone che iniziano ad assumere la terapia orale giornaliera interrompe entro un anno a causa di vari fattori. Avere un iniettabile efficace che è necessario solo due volte all’anno è molto significativo per le persone che hanno difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria o a rimanere aderenti alle pillole orali giornaliere”.(30Science.com)