Roma– La tutela anche di una limitata parte dei bacini idrografici naturali può ridurre considerevolmente il rischio di alluvioni e i relativi danni a persone e beni. E’ quanto emerge da uno studio condotto in Canada dalla Università della British Columbia (UBC) e pubblicato su Ecosystem Services. La ricerca rivela che la salvaguardia del cinque percento dei bacini idrografici canadesi più importanti – grandi circa 201.000 chilometri quadrati, vale a dire il due percento del territorio del Paese – può ridurre significativamente il deflusso delle acque piovane, proteggere le case e i mezzi di sostentamento e salvaguardare i terreni coltivati.

Foto recente che mostra le piccole isole di Montreal quasi allagate dal fiume Saint-Lawrence (o dal fiume Prairies, il suo braccio laterale) a causa delle forti piogge
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Agnes Vari
“Questo è il primo studio nazionale a valutare il ruolo degli ecosistemi canadesi nella prevenzione delle inondazioni e a identificare dove la conservazione potrebbe avere il maggiore impatto”, ha affermato il dott. Matthew Mitchell, professore presso la facoltà di selvicoltura e la facoltà di sistemi territoriali e alimentari UBC. I bacini idrografici a monte vicino a città come Vancouver e Toronto svolgono un ruolo importante nella protezione di 3,7 milioni di persone che vivono in pianure alluvionali e di altri 20,1 milioni nelle vicinanze, ovvero più della metà della popolazione canadese. Utilizzando dati globali, il dott. Mitchell e i suoi colleghi hanno analizzato il modo in cui tipi di terreno come foreste, zone umide e zone ripariali assorbono l’acqua e riducono il deflusso. Questi sistemi naturali prevengono le inondazioni a valle, migliorano la qualità dell’acqua e sostengono la fauna selvatica, riducendo al contempo la dipendenza da infrastrutture costose come le dighe. “Le soluzioni basate sulla natura sono altamente efficaci per la gestione dei rischi di inondazione e questo studio mostra esattamente dove la conservazione può avere il maggiore impatto”, ha affermato il dott. Mitchell. Il Canada si è impegnato a proteggere il 30 percento delle sue terre entro il 2030, ma solo l’otto percento degli ecosistemi più critici per le inondazioni è attualmente protetto. I ricercatori chiedono politiche di conservazione più forti e finanziamenti per dare priorità a queste aree ad alto impatto. (30Science.com)