Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Miniere di litio inquinano acque circostanti meno del previsto

(22 Novembre 2024)

(AGI) – Roma, 22 nov. – Le miniere di litio non inquinano le acque circostanti ai livelli temuti. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Duke University e pubblicato su Science of The Total Environment. Gli autori hanno studiato l’inquinamento dell’acqua derivante da una storica miniera di litio situata a ovest di Charlotte, nella Carolina del Nord, USA coprendo l’assenza di inquinanti comuni come arsenico e piombo. Tuttavia, nelle acque associate alla miniera sono presenti alti livelli di altri metalli, in particolare litio, rubidio e cesio. “Il mondo si affida sempre di più al litio per la transizione verso l’energia green, ma studi precedenti sugli effetti ambientali dell’estrazione di litio da roccia dura mostrano risultati contrastanti” ha affermato Avner Vengosh, professore di qualità ambientale presso la Nicholas School of the Environment della Duke University “Questo studio fornisce nuovi dati importanti per chiarire i possibili impatti ambientali”. L’area in cui si trova la miniera di Kings Mountain era un tempo la più grande regione produttrice di litio al mondo. La miniera aprì negli anni ’50 e fu abbandonata negli anni ’80, quando depositi di litio più accessibili attirarono le imprese in Sud America. Il litio a Kings Mountain esiste principalmente in rocce simili al granito chiamate pegmatite, legate a un minerale dalle sfumature verdi chiamato spodumene. Per il loro studio, i ricercatori hanno raccolto campioni di pegmatite e rocce di scarto all’interno e nei dintorni della miniera, nonché campioni di residui, ovvero rocce frantumate rimaste dall’estrazione storica di spodumene. Hanno anche campionato le acque sotterranee dalla miniera e le acque superficiali da Kings Creek, che scorrono dalla miniera. I campioni provenienti da vari corsi d’acqua hanno fornito dati di base sulla qualità dell’acqua. I ricercatori hanno polverizzato campioni di roccia e li hanno mescolati in una soluzione progettata per testare come vari contaminanti potrebbero entrare nell’ambiente circostante. Questi esperimenti di laboratorio simulano come i contaminanti nelle rocce verrebbero lisciviati in condizioni naturali. I ricercatori hanno quindi analizzato le soluzioni, nonché i campioni di acqua superficiale e di acqua sotterranea, per un’ampia gamma di metalli comunemente utilizzati per valutare la qualità dell’acqua. Gli esperimenti di lisciviazione e i campioni d’acqua analizzati nello studio hanno evidenziato la presenza di contaminanti comuni regolamentati, tra cui arsenico, piombo, rame e nichel, a livelli inferiori agli standard ecologici e per l’acqua potabile stabiliti dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti. “Il fatto che non vediamo questi contaminanti tossici è stato, in un certo senso, un sollievo, perché suggerisce che la futura esplorazione del litio nella Carolina del Nord non causerebbe importanti effetti negativi sulla qualità dell’acqua rispetto a questi elementi”, ha affermato Vengosh. Tuttavia, il team ha trovato livelli elevati di altri metalli presso il sito della miniera. “Abbiamo rilevato concentrazioni elevate di litio, come previsto, ma abbiamo anche trovato rubidio e cesio a livelli che normalmente non si vedono nelle acque naturali e che non sono regolamentati a livello federale”, ha affermato il primo autore Gordon Williams, uno studente di dottorato nel laboratorio di Vengosh “Una domanda in sospeso, quindi, è come questi elementi influenzano la salute umana e ambientale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla