Lucrezia Parpaglioni

Tumori: scoperta molecola che blocca il cancro al colon

(20 Novembre 2024)

Roma – Scoperta molecola che può sia aiutare l’intestino a guarire dopo un danno sia sopprimere la crescita tumorale nel cancro al colon-retto. A farlo ricercatori del Karolinska Institutet. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature, potrebbero portare a nuovi trattamenti per le malattie infiammatorie intestinali, IBD, e il cancro. Molti pazienti con malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, non rispondono ai trattamenti disponibili, evidenziando la necessità di identificare nuove strategie terapeutiche. Nello studio, i ricercatori propongono che promuovere la guarigione della mucosa attraverso la rigenerazione dei tessuti potrebbe essere una valida alternativa ai farmaci immunosoppressori. “Tuttavia, è praticamente impossibile promuovere la rigenerazione dei tessuti senza il rischio di indurre la crescita del tumore, poiché le cellule tumorali possono dirottare i processi di guarigione naturali del corpo e iniziare a crescere in modo incontrollato”, ha affermato Srustidhar Das, specialista di ricerca nel gruppo di ricerca di Eduardo Villablanca presso il Dipartimento di Medicina del Karolinska Institutet, a Solna. “Abbiamo ora identificato una molecola che può aiutare l’intestino a guarire dopo un danno, sopprimendo al contempo la crescita del tumore nel cancro del colon-retto”, ha continuato Das, che è anche autore principale dello studio. Cercando nuovi modi per trattare l’IBD, i ricercatori hanno scoperto che l’attivazione di una proteina chiamata recettore Liver X, LXR, può promuovere la rigenerazione e sopprimere la crescita tumorale nel cancro del colon-retto. “La scoperta di entrambe queste funzioni è stata sorprendente”, ha dichiarato Villablanca, docente presso il Karolinska Institutet. “Ora dobbiamo studiare più da vicino come LXR controlla la formazione dei tumori”, ha proseguito Villablanca. I ricercatori hanno utilizzato una serie di tecnologie avanzate per condurre il loro studio, che includeva la mappatura del trascrittoma delle cellule intestinali. Gli scienziati hanno anche coltivato quelli che sono noti come organoidi 3D, ovvero piccole strutture cellulari tridimensionali che imitano la funzione e la struttura degli organi del corpo, sebbene in formato miniatura. I ricercatori hanno quindi utilizzato la trascrittomica spaziale per mappare l’espressione genica nei diversi tessuti, una tecnica che è stata sviluppata presso SciLifeLab da scienziati del Royal Institute of Technology, KTH, e del Karolinska Institutet in Svezia. Ogni anno, oltre 7.000 persone in Svezia sviluppano un cancro intestinale o rettale, rendendolo la terza forma di cancro più comune nel paese. I pazienti vengono spesso trattati con chemioterapia e radioterapia, ma questo può causare irritazione e gonfiore della mucosa intestinale con successiva infiammazione intestinale cronica. “Questa nuova molecola terapeutica ha il potenziale per curare non solo i pazienti affetti da IBD, ma anche i pazienti oncologici, per prevenire disturbi intestinali cronici dopo radioterapia o chemioterapia”, ha sottolineato Villablanca.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.