Roma – La 4′-fluorouridina, un antivirale orale, potrebbe rappresentare un importante candidato in grado di neutralizzare diversi tipi di arenavirus, una famiglia mortale di agenti patogeni, che comprende il virus Lassa e il virus Junín. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, condotto dagli scienziati della Emory University, della Utah State University e dei Centers for Disease Control and Prevention. Il team, guidato da Alexander A Kolykhalov, Stephen Welch, Brian Gowen e Mike Flint, ha valutato l’efficacia della 4′-fluorouridina, un antivirale orale, che può contrastare efficacemente l’influenza A e il SARS-CoV-2. Il composto, riportano gli autori, ha soppresso efficacemente gli arenavirus nelle colture cellulari e nei modelli animali, anche in caso di basse dosi di somministrazione. Particolarmente pericolosi a causa dell’estrema virulenza e della carenza di contromisure efficaci, gli arenavirus sono associati a migliaia di infezioni a livello mondiale. Il Lassa è stato considerato dall’Organizzazione mondiale della sanità come una minaccia potenzialmente epidemica. Stando a quanto emerge dall’indagine, il composto è stato in grado di combattere diversi tipi di virus febbre emorragica in coltura, tra cui arenavirus, virus Nipah e orthohantavirus. L’antivirale ha mostrato proprietà farmacologiche promettenti, proteggendo i modelli animali anche se veniva somministrato dopo la manifestazione dell’infezione. Questi risultati, concludono gli scienziati, suggeriscono che la 4′-fluorouridina potrebbe svolgere un ruolo centrale nei contesti in cui è importante intervenire a seguito della manifestazione dei sintomi, anche se sarà necessario condurre ulteriori approfondimenti per stabilire la sicurezza e l’efficacia del composto nei modelli animali più grandi. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Nuovo antivirale orale contro gli arenavirus
(20 Novembre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).