Valentina Di Paola

L’uso di internet potrebbe essere positivo per gli over50

(19 Novembre 2024)

Roma – Le persone di età superiore a 50 anni che utilizzano internet sono associate a livelli di soddisfazione della vita più elevata, migliore salute auto riferita e rischi più bassi di sviluppare depressione. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, condotto dagli scienziati dell’Università di Hong Kong. Il team, guidato da Qingpeng Zhang, ha valutato i dati su 87.559 individui di età pari o superiore a 50 anni, abitanti in 23 paesi. Il periodo medio di follow-up era di sei anni. I risultati, commentano gli studiosi, hanno potenziali implicazioni per le politiche e le pratiche di salute pubblica, specialmente nei paesi caratterizzati da popolazioni anziane numerose e servizi di salute mentale limitati. Nel 2019, spiegano gli esperti, circa il 14 per cento della popolazione mondiale di età superiore a 55 anni era associato a problemi di salute mentale, come la depressione. Ricerche precedenti hanno suggerito che l’uso di internet è associato a una salute mentale più scadente, in particolare tra i gruppi demografici più giovani. Tuttavia, il web rappresenta anche una fonte importante di informazioni e connessioni sociali, fondamentali per il benessere degli adulti di mezza età e per gli anziani. Nell’ambito dell’indagine, gli autori hanno valutato l’uso di internet, inteso come l’invio e la ricezione di e-mail, l’acquisto e la prenotazione di viaggi, la ricerca di informazioni e l’utilizzo di sistemi di comunicazione. Stando a quanto emerge dai risultati, gli individui che usavano il web erano associati a livelli più elevati di soddisfazione della vita, sintomi di depressione più rari e migliore salute auto-riferita. Questi dati, sostengono gli esperti, suggeriscono che gli adulti di età superiore a 50 anni potrebbero beneficiare dell’uso di internet, che potrebbe promuovere l’interazione sociale e ridurre la solitudine, facilitando al contempo la ricerca di informazioni e servizi, come il supporto emotivo e la consulenza medica. Tuttavia, gli scienziati concludono che saranno necessari ulteriori approfondimenti per determinare l’effettivo nesso causale tra l’uso di internet e il benessere dei partecipanti.

(30Science.com)

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).