Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Per rivoluzionare l’aviazione servono “autostrade” green del cielo

(18 Novembre 2024)

Roma – Per spingere il settore dell’aviazione sulla strada per la transizione energetica, bisogna iniziare a creare delle vere e proprie “autostrade” green del cielo che colleghino con mezzi aerei sostenibili scali particolarmente importanti. E’ quanto sostengono gli autori di un nuovo studio guidato dall’ American University of Sharjah e pubblicato su Energy and Environmental Science. Gli studiosi ritengono che un piccolo numero di voli a lungo raggio con elevati volumi di passeggeri, come quelli da Londra a Dubai, potrebbero permettere di stabilire delle rotte di volo ecologiche che fungerebbero da apripista per l’utilizzo diffuso dei carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF). I SAF sono carburanti non derivati dal petrolio che emettono notevolmente meno gas serra rispetto ai tradizionali carburanti per aerei a base fossile. Gli aeroporti di Dubai e Londra Heathrow sono due degli aeroporti più trafficati al mondo e il primo e il secondo più alto in classifica al mondo in termini di emissioni di CO₂ dai voli internazionali, nonché per passeggeri internazionali totali. Londra Heathrow è già leader mondiale nell’utilizzo dei SAF e sta lavorando per raggiungere l’obiettivo di incorporare l’11 per cento di SAF nel suo consumo complessivo di carburante entro il 2030. Il professor Steve Griffiths, Vice Chancellor for Research presso l’American University of Sharjah, è un esperto di energia sostenibile e autore principale del documento. Ha affermato: “Gli Emirati Arabi Uniti e il Regno Unito dipendono entrambi in larga misura dai voli a lungo raggio, quindi hanno un’opportunità interessante di guidare la creazione di rotte di volo green, per incoraggiare la diffusione di carburanti sostenibili per l’aviazione. La creazione di rotte di volo green ha il potenziale non solo di guidare la decarbonizzazione del settore dell’aviazione, ma anche di portare alla cooperazione internazionale per lo sviluppo di SAF e delle relative tecnologie pulite necessarie per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 su scala globale”. Il professor John Andresen, direttore associato del Research Centre for Carbon Solutions (RCCS) presso la Heriot-Watt University, è coautore del documento ed è un ingegnere chimico con esperienza nella tecnologia di elaborazione del carburante. Ha affermato: “Il concetto di rotte di volo green è ispirato ai corridoi di spedizione green, che stanno aprendo la strada alla spedizione a zero emissioni nette. Un quadro simile per dare priorità ai segmenti di volo a lungo raggio sta diventando sempre più urgente, per guidare la produzione globale e l’uso di tecnologie SAF a zero emissioni nette”. Attualmente, i voli sostenibili diffusi sono ben lontani dall’essere una realtà. I SAF offrono una potenziale via per cambiare questa situazione. Poiché le caratteristiche chimiche e fisiche dei SAF sono quasi identiche ai carburanti convenzionali, possono essere miscelati in sicurezza e utilizzati senza modifiche di hardware. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla