Lucrezia Parpaglioni

Ricostruiti i modelli storici dell’influenza stagionale

(8 Novembre 2024)

Roma – Mappati i modelli storici dell’influenza stagionale nell’uomo e le sue variazioni nello spazio e nel tempo. A farlo uno studio guidato da James Hay, dell’Università di Oxford, riportato su PLOS Biology. Molte delle infezioni influenzali contratte da un individuo si ripresentano nel corso della vita, dando luogo a storie immunologiche complesse e variegate. Sebbene i progressi nella ricerca abbiano migliorato la comprensione dei processi immunologici che definiscono il repertorio anticorpale di un individuo, il modo in cui questi processi all’interno dell’ospite sono collegati all’epidemiologia dell’influenza a livello di popolazione nell’uomo rimane è rimasto finora poco chiaro. A tal proposito, gli scienziati hanno utilizzato un modello matematico multilivello per dedurre congiuntamente le dinamiche anticorpali e le storie di infezione da influenza A/H3N2 a livello individuale per 1.130 persone a Guangzhou, in Cina, utilizzando 67.683 misurazioni dell’inibizione dell’emoagglutinazione, HI, contro 20 ceppi A/H3N2 provenienti da campioni di siero, raccolti tra il 2009 e il 2015. Queste stime delle storie di infezione hanno permesso ai ricercatori di ricostruire i modelli storici dell’influenza stagionale nell’uomo e di indagare come l’incidenza dell’influenza vari nel tempo, nello spazio e nell’età in questa popolazione. La squadra di ricerca ha stimato che i tassi mediani annuali di infezione da influenza è stata di circa il 19% dal 1968 al 2015, ma con una sostanziale variazione tra gli anni. Secondo i risultati, l’88% degli individui è stato infettato almeno una volta durante il periodo di studio, dal 2009 al 2015, e il 20% ha riportato 3 o più infezioni in quel periodo. I ricercatori hanno rilevato che i tassi di infezione diminuiscono con l’aumentare dell’età, con i tassi di attacco annuali che erano altamente correlati tra tutti gli individui. Inoltre, gli scienziati hanno riscontrato che i tassi di influenza annuali erano altamente correlati tra tutte le località, indipendentemente dalla loro distanza, suggerendo che l’età ha un impatto maggiore rispetto agli effetti spaziali nel determinare il profilo anticorpale di un individuo. Infine, i ricercatori hanno ricostruito il profilo anticorpale previsto so di ciascun individuo nel corso della sua vita, registrando una relazione stratificata per età tra la probabilità di infezione e HI. I risultati, secondo gli autori, hanno dimostrato l’efficacia dei pannelli sierologici multi-ceppo, da loro prodotti, nel fornire informazioni sulle tendenze epidemiologiche a lungo termine, sui processi che avvengono all’interno dell’organismo una volta infettato e sull’immunità, fornendo un contributo alla comprensione attuale dell’epidemiologia dell’influenza A/H3N2. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.