Valentina Di Paola

Razionare lo zucchero ai bambini riduce il rischio di malattie croniche da grandi

(4 Novembre 2024)

Roma –  I bambini che assumono poco zucchero nei primi mille giorni di vita sono associati a un rischio significativamente inferiore di malattie croniche, diabete e ipertensione in età adulta. Lo conferma uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Università della California del Sud. Il team, guidato da Tadeja Gracner, ha valutato i benefici per la salute derivanti dalla riduzione nel consumo di zucchero utilizzando i dati relativi al razionamento adottato durante la Seconda guerra mondiale. Fino al 1953, spiegano gli scienziati, la quantità di zucchero consentita ai cittadini britannici era paragonabile alle soglie attualmente definite dall’Organizzazione mondiale della sanità per le donne in gravidanza e i bambini piccoli. Alla fine del periodo di restrizione, però, il consumo della sostanza è quasi raddoppiato. Il gruppo di ricerca ha quindi esaminato le informazioni della biobanca britannica relative alle persone che erano state esposte al razionamento durante i primi mille giorni di vita, dalla gestazione ai due anni. Stando a quanto emerge dall’indagine, i soggetti che avevano subito le restrizioni durante i primi mille giorni di vita erano associati a un rischio di insorgenza di diabete e ipertensione del 35 e del 20 per cento più basso, rispettivamente. Nonostante le linee guida raccomandino ai genitori di non proporre alimenti zuccherati prima dei due anni di età, molti bambini vengono esposti alla sostanza sia in gestazione e in allattamento attraverso l’alimentazione materna, che durante lo svezzamento. In particolare, gli esperti hanno scoperto che la maggior parte dei neonati e dei bambini piccoli consuma quotidianamente cibi e bevande zuccherate. Questo lavoro, commentano gli autori, evidenzia l’importanza di limitare il consumo di zucchero per ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche, diabete e ipertensione. Secondo gli studiosi, la sola esposizione in utero allo zucchero rappresentava circa un terzo della riduzione del rischio di problemi di salute. L’effetto protettivo risultava amplificato dopo i sei mesi di età, probabilmente in relazione all’introduzione dei cibi solidi. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).