Valentina Di Paola

La semaglutide, un farmaco antidiabete e antiobesità, previene anche l’Alzheimer

(24 Ottobre 2024)

Roma –  La semaglutide, un popolare farmaco in uso per il trattamento del diabete e per promuovere la perdita di peso, può ridurre significativamente il rischio di malattia di Alzheimer. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association, condotto dagli scienziati della Case Western Reserve School of Medicine. Il team, guidato da Rong Xu, ha analizzato tre anni di cartelle cliniche elettroniche di quasi 1 milione di pazienti statunitensi affetti da diabete di tipo 2. La malattia di Alzheimer, spiegano gli esperti, è un disturbo cerebrale che compromette la memoria e le capacità di pensiero. Gli autori hanno adottato un approccio statistico per imitare i parametri di uno studio clinico randomizzato. La semaglutide, spiegano gli autori, è una molecola recettore del peptide simile al glucagone (GLP-1R) che riduce la fame e aiuta a regolare la glicemia nel diabete di tipo 2. L’analisi rivela che i pazienti a cui era stato prescritto semaglutide presentavano un rischio significativamente inferiore di sviluppare la malattia di Alzheimer rispetto a coloro che avevano assunto uno qualsiasi degli altri sette farmaci antidiabetici considerati. “Questo lavoro – commenta Xu – fornisce prove concrete dell’impatto che il trattamento preventivo può avere sulla malattia di Alzheimer. Anche se i risultati iniziali sono molto promettenti e incoraggianti, saranno necessari ulteriori approfondimenti per stabilire la relazione causale tra la somministrazione di semaglutide e il rischio di Alzheimer”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).