Usa: aumento della mortalità infantile dopo la sentenza Dobbs

Roma –  La mortalità infantile è stata più alta del previsto, sia in generale che tra i soggetti con anomalie congenite, dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti Dobbs contro Jackson Women’s Health Organization, che ha annullato il diritto costituzionale all’aborto. Lo rivela uno studio guidato da Parvati Singh, dell’Ohio State University, pubblicato su JAMA Pediatrics. I risultati sono coerenti con l’aumento della mortalità infantile riscontrato in Texas a seguito del divieto di aborto dello Stato. Per la ricerca, gli scienziati hanno recuperato i dati nazionali mensili sul totale delle nascite e dei decessi infantili dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, CDC WONDER, per il periodo dal 2018 al 2023. I risultati hanno rilevato che dal 2018 al 2023, la mortalità infantile mensile complessiva a livello nazionale è stata in media di 5,6 morti per 1000 nati vivi e la mortalità per anomalie congenite di 1,3 morti per 1000 nati vivi. Lo studio ha registrato un aumento assoluto del 7% della mortalità infantile complessiva e del 10% della mortalità infantile con anomalie congenite, nei mesi rilevanti dopo Dobbs. La mortalità infantile è stata più alta del previsto, anche tra i soggetti con anomalie congenite, dopo la decisione di Dobbs negli Stati Uniti. Dopo la sentenza, cioè dopo il giugno 2022, non è stata registrato un tasso di mortalità infantile inferiore al previsto. “Lo status giuridico dell’aborto in un determinato momento non si traduce sempre nella possibilità di accedere alle cure abortive”, hanno affermato i ricercatori. “Mettere un freno all’assistenza può avere effetti negativi sulla salute”, hanno dichiarato gli autori. “Le limitazioni dello studio riguardano l’uso di dati provvisori per il 2023 per questa analisi”, hanno ammesso i ricercatori. “Per questa analisi  – hanno aggiunto gli autori – siamo in attesa di dati dettagliati sulla mortalità infantile, che consentiranno analisi più rigorose per valutare le differenze nell’eccesso di mortalità infantile in base alla restrittività delle leggi sull’aborto. (30Science.com)