Valentina Di Paola

La chirurgia bariatrica è più conveniente per la perdita di peso rispetto ai nuovi farmaci

(18 Ottobre 2024)

Roma – I costi associati ai nuovi farmaci per la perdita di peso potrebbero essere più elevati rispetto all’intervento bariatrico, ma la strategia più efficace e conveniente potrebbe prevedere una combinazione dei due approcci. Lo suggerisce uno studio, presentato durante il Congresso clinico 2024 dell’American College of Surgeons (ACS) a San Francisco dagli scienziati della Northwestern Medicine di Chicago. Il team, guidato da Joseph Sanchez e Anne Stey, ha eseguito un’analisi del rapporto costo-efficacia della terapia con GLP-1 RA e della chirurgia bariatrica, considerando il bypass gastrico e la gastrectomia in manicotto e valutando le conseguenze degli approcci presi singolarmente e in combinazione. A lungo termine, spiegano gli esperti, il rapporto costo-efficacia della chirurgia bariatrica sembra essere più conveniente rispetto a quello dei soli farmaci per la perdita di peso. L’assunzione di medicinali antagonisti del recettore del peptide-1 (GLP-1 RA) nell’anno precedente l’intervento di chirurgia bariatrica non è risultata associata a esiti peggiori per la salute entro un mese dall’intervento, né a una perdita di peso significativamente diversa un anno dopo l’operazione. Questi risultati, spiegano gli scienziati, suggeriscono che gli approcci farmaceutici sono convenienti a lungo termine solo se abbinati a un intervento chirurgico. Originariamente utilizzate per trattare il diabete di tipo 2, le iniezioni di liraglutide e semaglutide sono state approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per i pazienti con obesità o sovrappeso e almeno una condizione di salute correlata al peso in eccesso. Tali medicinali da prescrizione portano alla perdita di peso imitando gli ormoni nel corpo che sopprimono l’appetito e aumentano il senso di sazietà. “Le persone devono assumere un GLP-1 RA a tempo indeterminato per mantenere la perdita di peso – sostiene Sanchez – e difficilmente questi medicinali sono coperti dall’assicurazione sanitaria. Ciò implica che alcuni pazienti devono spendere da 800 a 1200 dollari al mese per questi trattamenti”. Nell’ambito dell’indagine, i costi sono stati calcolati per circa 50 anni dall’inizio della terapia. Un sistema era considerato conveniente se il valore totale era inferiore a 100 mila dollari per anno di vita adeguatamente sano (QALY). La chirurgia bariatrica risultava quindi associata a un costo annuale stimato di 17.400-22.850 dollari, mentre la gestione farmaceutica si assestava tra 9.360 e 16.200 dollari all’anno. Tuttavia, l’intervento chirurgico permetteva di risparmiare oltre 9.000 dollari per guadagnare un anno di vita di qualità. L’approccio combinato sembrava invece associato a un risparmio di oltre 7.200 dollari e a un aumento di circa cinque anni di vita di qualità.

 

“Sottoporsi a un intervento di chirurgia bariatrica è più conveniente a lungo termine rispetto al mantenimento di questi farmaci per il resto della vita – sostiene Sanchez – se il costo dei medicinali dovesse scendere in futuro le condizioni potrebbero cambiare notevolmente, ma il loro prezzo dovrebbe diminuire del 75 per cento”. Uno studio correlato condotto dall’Università dell’Indiana ha scoperto che l’uso di GLP-1 RA nell’anno precedente l’intervento di chirurgia bariatrica è più che triplicato dal 2018, passando dall’8 al 24 per cento riscontrato nel 2023. Alcuni ricercatori hanno proposto di usare farmaci GLP-1 RA prima della chirurgia bariatrica per aiutare ad abbassare il peso dei pazienti con un indice di massa corporea (BMI) superiore a 50, il che può rendere l’operazione più complessa. Il gruppo di ricerca ha valutato i dati relativi a 2.169 pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica tra il 2018 e il 2023 presso tre ospedali affiliati al polo universitario. Non sono state segnalate differenze statisticamente significative tra i gruppi di trattamento a breve termine o nella percentuale di perdita di peso totale un anno dopo l’intervento. I pazienti che hanno utilizzato GLP-1 RA prima dell’intervento hanno perso circa il 25,5 per cento del peso totale nell’arco di un anno dall’operazione, mentre chi non aveva assunto medicinali aveva ridotto del 27,3 per cento la propria massa. “L’adozione di GLP-1 RA nel periodo preoperatorio potrebbe rappresentare una soluzione sicura ed efficace – conclude Qais AbuHasan, autore principale del secondo lavoro – ma è necessario condurre ulteriori approfondimenti per capire se fattori come la dose e la durata del trattamento possano portare a differenze nei risultati”. (30Science.com)

 

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).