Roma – Per la prima volta, sono state identificate e classificate le mutazioni del cancro che favoriscono la resistenza ai farmaci. A riuscirci gli scienziati del Wellcome Sanger Institute, dell’European Bioinformatics Institute (EMBL-EBI) e di Open Targets, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Nature Genetics per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Matthew Coelho e Magdalena Strauss, ha utilizzato l’editing genetico CRISPR per mappare il panorama della resistenza ai farmaci dei tumori, concentrandosi sulle neoplasie di colon, polmone e sarcoma di Ewing. Gli studiosi hanno valutato l’effetto delle alterazioni sulla sensibilità a dieci farmaci antitumorali, identificando anche possibili trattamenti efficaci in base al corredo genetico di ogni individuo. Comprendere i meccanismi con cui i tumori sviluppano la resistenza, spiegano gli esperti, potrebbe aiutare a identificare nuovi obiettivi per terapie personalizzate, offrendo opzioni di trattamento personalizzate e farmaci di nuova generazione che potrebbero contrastare la resistenza. Grazie alla manipolazione genetica CRISPR e una serie di tecniche all’avanguardia, i ricercatori hanno considerato l’impatto di più farmaci su linee cellulari tumorali umane e modelli di cellule organoidi, realizzando una mappa che rappresenta la resistenza ai farmaci di varie malattie oncologiche. Le mutazioni che favoriscono la resistenza, riportano gli scienziati, rientrano in quattro categorie distinte, che possono essere trattate in modo diverso a seconda delle varie situazioni. In particolare, le mutazioni canoniche rendono il farmaco meno efficace, mentre quelle da portano alcune cellule cancerose a sfruttare il farmaco stesso per crescere, piuttosto che esserne vulnerabili. Le mutazioni driver consentono alle cellule tumorali di utilizzare un percorso di segnalazione diverso per crescere, evitando quello ostacolato dal farmaco. Le varianti sensibilizzanti ai farmaci, infine, rendono le neoplasie più vulnerabili a determinati trattamenti. Nell’ambito dell’indagine, gli autori hanno utilizzato 10 farmaci antitumorali attualmente prescritti o sottoposti a sperimentazioni cliniche per aiutare a evidenziare se qualcuno di questi potesse essere utilizzato in combinazione per affrontare la resistenza, riducendo il tempo necessario per portare potenziali trattamenti in clinica. Capire meglio i quattro diversi tipi di cambiamenti del DNA può aiutare a supportare le decisioni cliniche, spiegare perché alcune persone reagiscono meglio o peggio a determinati trattamenti e supportare lo sviluppo di opzioni terapeutiche più efficaci e personalizzate. “Le cellule tumorali che sviluppano resistenza – spiega Coelho – rappresentano un problema enorme. La possibilità di riconoscere le varie tipologie e le strategie più efficaci per contrastarle è fondamentale per curare i pazienti. Il nostro studio spiega in dettaglio come le mutazioni rientrano in quattro gruppi diversi, che potrebbero richiedere approcci distinti”. “Questo lavoro – conclude Mathew Garnett, autore senior del paper – fornisce una comprensione su larga scala del perché e del come si sviluppa la resistenza ai farmaci nel cancro. Questa ricerca ci avvicina di un passo alla possibilità di abbinare terapie combinate o di seconda linea al corredo genetico di una persona”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Tumori: scoperte cause e categorie della resistenza ai farmaci oncologici
(18 Ottobre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).