Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Scoperto un ecosistema nel fondo marino minacciato dalle trivelle

(18 Ottobre 2024)

Roma – I ricercatori, grazie all’utilizzo di un comune piede di porco, hanno scoperto sul fondo marino un ecosistema brulicante di vita che potrebbe essere minacciato dall’estrazione mineraria, secondo quanto riportato da Science. Il team di studiosi guidato dai biologi marini Monika Bright dell’Università di Vienna e Sabine Gollner del Royal Netherlands Institute for Sea Research ha visitato una bocca idrotermale – un buco nel fondale oceanico che erutta acqua carica di sostanze chimiche – a circa 2500 metri di profondità al largo della costa pacifica del Messico. Lì con un piccolo sottomarino armato di un braccio robotico e di un piede di porco hanno sollevato un pezzo di basalto. Con loro stupore, la roccia capovolta ha rivelato due specie di vermi tubicoli appesi al fondo della roccia o che crescevano in posizione verticale nella cavità sottostante. Gli esemplari di una specie, Oasisia alvinae , che cresce fino a 20 centimetri, erano più grandi e relativamente più abbondanti rispetto al fondale marino soprastante, riferiscono i ricercatori. Hanno anche trovato molte larve di O. alvinae , diversi tipi di molluschi completamente maturi chiamati patelle e vermi segmentati pelosi chiamati policheti. L’osservazione “significa che le nostre stime di quanta vita può essere sostenuta nelle sorgenti idrotermali sono troppo basse”, afferma Beth Orcutt, geomicrobiologa marina del Bigelow Laboratory for Ocean Sciences, che non è stata coinvolta nel lavoro. I ricercatori avevano ipotizzato che il fluido sotterraneo sarebbe stato troppo caldo per sostenere la vita, ma nelle sei cavità scavate, profonde da 10 a 20 centimetri, il team ha scoperto che le temperature erano di un ospitale 18 °C. Annuncio L’osservazione conferisce credibilità all’idea che le larve possano diffondersi da una bocca all’altra sottoterra. Tuttavia, questa sorta di “metropolitana oceanica” potrebbe essere in pericolo: gli studiosi temono che l’estrazione mineraria in acque profonde proposta per queste aree possa schiacciare o esporre i tunnel. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla