Roma – Uno degli eventi di estinzione di massa relativi alla flora più noti dei tempi moderni sarebbe stato solo un miraggio. Il famoso disastro della foresta nebulosa della regione di Centinela in Ecuador – abbattuta in buona parte per far spazio all’uomo – non sarebbe mai avvenuto, secondo quanto emerge da uno studio guidato dall’ Università di Harvard, e pubblicato su Nature Plants. I ricercatori, che hanno trascorso anni a setacciare musei di storia naturale, database sulla biodiversità e i pendii di Centinela, non hanno trovato prove di estinzioni, ma abbondanti prove che la flora di Centinela sopravvive nei frammenti sparsi rimasti delle foreste costiere dell’Ecuador. “È un miracolo”, ha detto l’autore principale Dawson White, ricercatore post-dottorato presso il Dipartimento di biologia degli organismi e dell’evoluzione di Harvard.
“Molte delle piante di Centinela sono ancora sull’orlo dell’estinzione, ma fortunatamente i resoconti della loro scomparsa sono stati esagerati. C’è ancora tempo per salvarle e capovolgere questa storia”. Lo studio ha rivelato che una delle ragioni per cui i ricercatori precedenti avevano sopravvalutato la probabilità di estinzione a Centinela era dovuta al fatto che quei ricercatori stavano raccogliendo una grande quantità di specie nuove e non descritte, con informazioni limitate.
Nei decenni successivi, quelle prime raccolte hanno fornito più di 50 nuove specie. Inoltre, quando i botanici hanno iniziato a collezionare più ampiamente e i musei di storia naturale hanno digitalizzato i loro campioni, piante che in precedenza si pensava si fossero estinte a Centinela sono apparse in altri siti del Sud America, mentre altre sono state ritrovate in situ dal team. Delle 90 specie originariamente presunte estinte, solo una non è stata ancora riscoperta o confermata come vegetativa altrove. L’Ecuador, sebbene piccolo, è incredibilmente diversificato, offrendo una buona illustrazione di quanto sia difficile per gli scienziati monitorare e proteggere la biodiversità tropicale. Contiene più di 20.000 specie di piante, 4.000 delle quali non si trovano in nessun altro posto sulla Terra, centinaia delle quali sono prive di nome e nessuna delle quali è stata completamente mappata. Date queste sfide, lo studio evidenzia il ruolo vitale delle collezioni di erbari. (30Science.com)