Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Barriere coralline verso nuovi sbiancamenti

(14 Ottobre 2024)

Roma – Le barriere coralline rischiano una nuova stagione di eventi di sbiancamento in ragione di profonde modifiche alle condizioni ambientali del Pacifico. E’ quanto emerge da uno studio guidato dal Max Planck Institute for Chemistry (MPIC) e pubblicato su Science of the Total Environment. Gli autori descrivono in dettaglio le loro osservazioni di un importante evento di sbiancamento e mortalità dei coralli verificatosi sulle barriere coralline profonde dell’atollo di Clipperton, un’isola corallina remota nel Pacifico tropicale orientale. Questo sbiancamento, altamente inaspettato, è stato causato dallo spostamento verso l’alto di acqua fredda a profondità molto inferiori al normale. I ricercatori collegano la presenza di questa acqua fredda e anomala alle variazioni della forza del vento da est nel Pacifico e dimostrano che la variabilità della forza del vento può spiegare altri eventi di sbiancamento osservati in passato su barriere coralline poco profonde nel Pacifico tropicale orientale. Il loro studio, evidenzia che lo sbiancamento da acqua fredda potrebbe rivelarsi una minaccia importante per gli ecosistemi delle barriere coralline profonde nel corso del XXI secolo. Studi recenti suggeriscono che i principali eventi La Niña associati a forti venti orientali diventeranno più forti e frequenti nel prossimo futuro. I modelli prevedono anche che gli eventi estremi La Niña seguiranno più spesso gli eventi estremi El Niño. I ricercatori ipotizzano che, se ciò diventasse realtà, l’acqua insolitamente fredda verrà spostata sulle barriere coralline profonde e di media profondità del Pacifico tropicale orientale sulla scia dell’aumento dello stress termico da caldo della superficie. Gli autori dello studio temono che, data la gravità dello sbiancamento e la mortalità dei coralli associata osservata a Clipperton, l’impatto dello sbiancamento da acqua fredda sulle barriere coralline profonde non sia transitorio e che tali eventi potrebbero avere un forte impatto sulla salute e la funzionalità di una data barriera corallina di acque profonde. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla