Valentina Di Paola

Tumori: i trattamenti per il cancro al seno possono accelerare l’invecchiamento

(8 Ottobre 2024)

Roma – I comuni trattamenti per il cancro al seno, come chemioterapia, radioterapia e chirurgia, sembrano accelerare il processo di invecchiamento biologico nelle donne sopravvissute alla neoplasia. Questo scoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, condotto dagli scienziati dell’Health Jonsson Comprehensive Cancer Center presso l’Università della California a Los Angeles. Il team, guidato da Judith Carroll, ha monitorato le donne sottoposte a trattamento per tumore al seno, valutando i marcatori biologici dell’invecchiamento prima e dopo la terapia. Sono stati considerati ad esempio la risposta al danno genetico, la senescenza cellulare e i percorsi infiammatori. Stando a quanto emerge dall’indagine, i marcatori dell’invecchiamento cellulare risultavano aumentati significativamente in tutte le donne sopravvissute al cancro al seno, indipendentemente dal tipo di trattamento ricevuto. Questi dati, aggiungono gli studiosi, evidenziano che l’impatto delle terapie oncologiche sull’organismo è più esteso di quanto ipotizzato in precedenza. “Ci aspettavamo di notare un’espressione genica aumentata in relazione all’invecchiamento biologico nelle donne sottoposte a chemioterapia – sottolinea Carroll – ma siamo rimasti sorpresi di notare gli stessi valori anche nelle pazienti che avevano subito radioterapia e intervento chirurgico”. Il cancro al seno, spiegano gli esperti, è stato correlato a un’accelerazione nell’invecchiamento, con un impatto sulle capacità fisiche e sull’aspettativa di vita nelle donne colpite. “Stiamo iniziando a comprendere le conseguenze a lungo termine della terapia oncologica – commenta Julienne Bower, altra firma dell’articolo – queste scoperte rappresentano un passo fondamentale verso la comprensione dei percorsi biologici che determinano molti sintomi post-trattamento nelle sopravvissute al cancro al seno”. “Il nostro obiettivo – conclude Carroll – è quello di individuare strategie utili a migliorare i tassi di sopravvivenza per i pazienti, anche in termini di qualità della vita. Stiamo esplorando un nuovo biomarcatore, che misura l’età biologica di una donna e il ritmo con cui sta invecchiando, il che potrebbe contribuire a determinare più semplicemente gli effetti del cancro e dei trattamenti sull’età biologica”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).