Valentina Di Paola

L’aumento dell’aspettativa di vita sta rallentando

(8 Ottobre 2024)

Roma –  L’incremento della longevità e dell’aspettativa di vita umana sembra stia subendo una notevole decelerazione. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Aging, condotto dagli scienziati dell’Università dell’Illinois a Chicago. Il team, guidato da Jay Olshansky, ha analizzato i dati sulla mortalità delle nove regioni con le aspettative di vita attualmente più elevate: Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Australia, Francia, Italia, Svizzera, Svezia e Spagna. Le informazioni sono state confrontate con quelle relative agli Stati Uniti tra il 1990 e il 2019. I risultati, commentano gli autori, hanno importanti implicazioni per le politiche sociali, sanitarie ed economiche. Nel XX secolo, spiegano gli esperti, i miglioramenti in ambito di medicina e salute pubblica hanno portato a un aumento dell’aspettativa di vita di circa tre anni per decennio. Tuttavia, prevedere come progredirà questo parametro nel prossimo secolo è stato un argomento di dibattito. Negli anni ’90 era stato ipotizzato che le popolazioni stessero iniziando a raggiungere il limite massimo della longevità, mentre in altri casi era stato suggerito che i nati nel XXI secolo avrebbero potuto vivere e superare i cento anni. I ricercatori hanno scoperto che l’aumento dell’aspettativa di vita ha rallentato in tutto il mondo ed è notevolmente diminuito negli Stati Uniti. I tassi di accelerazione dell’aumento dell’aspettativa di vita osservati nel XX secolo sembrano notevolmente ridotti, soprattutto dopo il 2010. In effetti, sottolineano gli studiosi, i bambini nati negli ultimi anni hanno una probabilità relativamente bassa di raggiungere i cento anni d’età. Nello specifico, la longevità più elevata è attesa a Hong Kong, dove si prevede che il 12,8 per cento delle donne e il 4,4 per cento degli uomini moriranno oltre il secolo di vita. Per confronto, negli Stati Uniti il tasso di sopravvivenza oltre i cento anni è del 3,1 e dell’1,3 per cento rispettivamente per donne e uomini. Gli autori precisano che non ci sono prove a indicare un prolungamento radicale dell’esistenza. Per notare un cambiamento tanto significativo, concludono gli autori, sarebbero necessari ampi cambiamenti istituzionali, anche nella pianificazione pensionistica e nei prezzi delle assicurazioni sulla vita. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).