Lucrezia Parpaglioni

Serpenti, iguane e lucertole: c’è di tutto nelle case degli austrauliani

(3 Ottobre 2024)

Roma – Serpenti neri dal ventre rosso, skink da giardino, lucertole dalla lingua blu, sono solo alcuni dei rari rettili trovati e portati in salvo dalle case degli australiani. Lo rivela una nuova analisi di una raccolta decennale di registrazioni di salvataggi di animali selvatici frutto della collaborazione dei ricercatori della Macquarie University, degli scienziati della Charles Darwin University e del NSW Department of Climate Change, Energy, the Environment and Water. I risultati, riportati su Royal Society Open Science, descrivono oltre 37.000 registrazioni di salvataggi di serpenti e lucertole nella regione della Greater Sydney, tra il 2011 e il 2021. “I dati hanno permesso alla squadra di riccerca di raccogliere un insieme unico di prospettive sulle interazioni tra uomo e fauna selvatica nelle aree urbane”, ha detto Teagan Pyne, laureata in biologia della conservazione presso la Macquarie University e autrice principale del lavoro. “Il documento evidenzia come i modelli di salvataggio della fauna selvatica riflettano la percezione pubblica dei diversi animali”, ha continuato Pyne. “I rettili più grandi attirano l’attenzione della gente per paura o perché sono considerati una seccatura, a differenza dei mammiferi selvatici o degli uccelli che di solito vengono soccorsi quando sono feriti”, ha spiegato Pyne. “Al contrario, i piccoli rettili comuni, come gli skink da giardino, compaiono a malapena nei nostri dati, non perché siano rari, ma perché le persone semplicemente non li notano o non li segnalano”, ha proseguito Pyne. “La ricerca offre una visione completa delle interazioni umane con la fauna urbana attraverso la lente dei salvataggi di rettili”, ha dichiarato Chris Jolly, biologo della conservazione biologo della conservazione alla School of Natural Sciences della Macquarie University e autore corrispondente dello studio. “Con l’espansione dell’urbanizzazione a livello globale, le interazioni tra uomo e fauna selvatica aumenteranno inevitabilmente”, ha affermato Jolly. “Questo studio ci aiuta a capire i modelli alla base di queste interazioni”, ha precisato Jolly. La città più grande dell’Australia, Sydney, brulica di vita in scala e e Jolly ritiene che la sorprendente abbondanza di rettili di grandi dimensioni possa essere in parte attribuita al fatto che la città ha conservato vasti tratti di boscaglia, a beneficio della fauna selvatica autoctona. “Il paesaggio naturale di Sydney, con i suoi corsi d’acqua e le sue colline ondulate, ci permette di avere rettili, come le lucertole lingua blu orientale, nei nostri cortili in periferia”, ha evidenziato Jolly. Lo studio ha rilevato un chiaro orientamento verso i rettili più grandi nei registri di salvataggio, con due specie che rappresentano quasi i due terzi di tutti i salvataggi di rettili. Si tratta del serpente nero dal ventre rosso, elegantemente bello ma altamente velenoso, e della lucertola orientale dalla lingua blu, spesso considerata un innocuo compagno di giardino. “I riabilitatori di animali selvatici ricevono chiamate per salvare animali feriti e spesso salvano lucertole dalla lingua blu ferite”, ha sottolineato Jolly. “Ma – ha aggiunto Jolly – i nostri dati mostrano che la ragione più comune per il salvataggio dei rettili è “ambiente inadatto”, spesso un codice per rimuovere i serpenti dai cortili”. Un’altra caratteristica dei salvataggi di rettili è la stagionalità: il numero di salvataggi è triplicato tra agosto e settembre, all’inizio della primavera australiana. Gli schemi spaziali hanno visto i salvataggi concentrarsi nelle aree a più alta densità di popolazione umana e lungo le strade principali. Ma, se l’attività dei rettili varia con le stagioni, lo stesso vale per l’attività umana. “I dati relativi ai salvataggi di animali selvatici sono determinati dalla combinazione dell’attività dei rettili, del comportamento delle persone e della loro ubicazione”, ha specificato Jolly. Tuttavia, nonostante il gran numero di rettili che popolano la città di Sydney, tra cui molti serpenti di grandi dimensioni e altamente velenosi, vengono registrati pochissimi morsi di serpente. “Le persone chiamano per far rimuovere i serpenti velenosi perché li temono, ma la consapevolezza pubblica significa anche che le persone indossano scarpe quando escono e sanno quali serpenti sono velenosi e quali no”, ha notato Jolly. L’autore principale, Rick Shine, ha precisato che il gruppo di ricerca ha confrontato i dati con un’indagine simile condotta 20 anni prima. “Anche se il numero di salvataggi è decuplicato, le stesse specie di grandi dimensioni continuano a dominare i record di salvataggio dei rettili”, ha specificato Shine. A suo avviso, i dati sui salvataggi di animali selvatici sono una risorsa notevole che può fornire preziose informazioni sulle interazioni tra uomo e fauna selvatica e integrare le tecniche di indagine tradizionali. I ricercatori sottolineano anche il potenziale dei dati di salvataggio della fauna selvatica per informare le campagne di educazione pubblica e le strategie di gestione, in particolare per quanto riguarda l’attività stagionale dei serpenti e la prevenzione degli omicidi stradali. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.