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Ca’ Foscari lancia progetto per indagare iscrizioni veneziane a Cipro

(30 Settembre 2024)

Roma – Le strategie di comunicazione pubblica della Serenissima nei suoi domini “da mar” emergono da uno studio puntuale dei ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia sui monumenti iscritti dell’isola di Cipro che saranno mappate nella prima piattaforma Open Access europea dedicata alle epigrafi rinascimentali veneziane. I risultati verranno presentati il prossimo 3 e 4 ottobre nel Convegno internazionale «La Lettera e il Leone. Contextualizing Epigraphic Landscapes across the Venetian Stato da mar».

«La Lettera e il Leone» è un progetto di ricerca dedicato allo studio della comunicazione scritta e delle culture epigrafiche nella Venezia rinascimentale, con un particolare focus sull’isola di Cipro. L’iniziativa progettuale è generosamente sostenuta dalla Regione Veneto (contributi per interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea – Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39) ed è coordinata dal prof. Lorenzo Calvelli, docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Altri partner strategici includono il Cyprus Institute (partner tecnologico), l’Ateneo Veneto, l’Ambasciata d’Italia a Nicosia (Cipro), la Società Dante Alighieri e la Ayios Epiphanios Academy.

La ricerca ha indagato la documentazione epigrafica prodotta durante il dominio veneziano di Cipro (1474-1571), con un’enfasi sulla sfera pubblica. In tutto l’impero marittimo della Serenissima (Stato da mar), le cosiddette scritture esposte svolsero un ruolo cruciale nell’agenda delle autorità veneziane per veicolare messaggi di natura politica e ideologica.

Cipro, le iscrizioni monumentali furono inserite nelle mura cinquecentesche e nelle fortificazioni dei principali insediamenti dell’isola (in primo luogo, Nicosia e Famagosta), così come negli edifici pubblici, nelle chiese cattoliche e nei monasteri. La loro ubicazione, combinata con l’uso del latino come lingua e della capitale umanistica come scrittura, incarna perfettamente le strategie di comunicazione che Venezia sviluppò per ostentare pubblicamente il proprio potere. Attraverso le iscrizioni, la Serenissima attuò una strategia comunicativa mirata a ribadire il proprio controllo sull’isola e rimarcare la propria identità politica.

Le epigrafi veneziane a Cipro non erano semplici registrazioni di eventi storici, ma strumenti simbolici. Esse erano abbinate alla figura del leone marciano coronato, un potente emblema che sanciva l’autorità veneziana, e servivano a differenziare chiaramente il dominio della Serenissima da quello dei precedenti regnanti, appartenenti alla dinastia crociata di origine francese dei Lusignano, i quali utilizzavano invece la capitale gotica per la loro comunicazione. Attraverso questa simbologia, Venezia mirava a rafforzare il legame con il passato classico, ricollegandosi idealmente alla Roma antica.

Gli elementi centrali del progetto sono stati la ricognizione, la documentazione e la registrazione digitale dei monumenti iscritti, utilizzando un approccio integrato, che considera le implicazioni materiali, storiche, politiche e socioculturali dei cosiddetti paesaggi epigrafici (epigraphic landscapes).

Sul fronte informatico, la ricerca ha dato vita a una collaborazione con il Cyprus Institute, partner tecnologico del progetto. In conformità con le politiche europee sulla scienza aperta, il principale output è costituito da una risorsa online (https://venetianinscriptions.cyi.ac.cy), che rappresenta la prima piattaforma Open Access europea dedicata alle iscrizioni rinascimentali veneziane. Questo strumento innovativo consente di visualizzare una mappa georeferenziata dei luoghi di attestazione delle epigrafi, abbinata alla catalogazione digitale e, dove possibile, alla riproduzione 3D dei monumenti e dei siti dove essi si trovano. Tale approccio spaziale mira a comprendere meglio le strategie comunicative messe in atto dalla Serenissima per affermare la propria presenza e identità sull’isola. In futuro, la risorsa potrà essere ampliata per includere dati provenienti da altri territori appartenuti alla Repubblica di San Marco, così come da Venezia stessa.

Uno degli esempi più significativi studiati è l’epigrafe posta all’ingresso della cittadella di Famagosta, la cosiddetta ‘Fortezza di Otello’. Il suo testo ricorda l’operato del patrizio veneziano Nicolò Foscarini, che fu Capitano di Famagosta dal 1491 al 1493. La carica attribuiva al suo titolare la giurisdizione civile e militare di tutta la parte orientale di Cipro con l’assistenza di due consiglieri veneziani. L’iscrizione esemplifica l’influenza del modello epigrafico veneziano, che coniuga precisione e cura formale con elementi della tradizione classica. Monumenti come questo, insieme all’iconografia del leone coronato di San Marco, simbolo del Regno di Cipro, esercitavano una forte valenza simbolica e consolidavano l’autorità della Serenissima, evidenziando un nuovo ordine culturale in contrasto con i precedenti dominatori.(30Science.com)

 

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