Valentina Di Paola

USA, pubblicate le linee guida per la prescrizione di oppioidi nei bambini

(30 Settembre 2024)

Roma – L’Accademia Americana di Pediatria ha annunciato la prima linea guida di pratica clinica per le prescrizioni di oppioidi nella popolazione pediatrica. Discusse sulla rivista Pediatrics con un rapporto tecnico di accompagnamento, le linee guida sono state anche presentate durante la Conferenza 2024 dell’American Academy of Pediatrics. Questa pubblicazione segna un cambiamento nella pratica clinica raccomandando anche una prescrizione di routine per il naloxone, un farmaco utilizzato per invertire le overdosi. Il team, composto da esperti medici, ha redatto le linee guida sulla base delle più recenti evidenze scientifiche del settore. Il testo prevede infatti 12 dichiarazioni di azioni chiave basate su prove emerse da studi clinici randomizzati, studi osservazionali di alta qualità e opinioni di esperti. “C’è stata una grande oscillazione del pendolo nella pratica medica negli ultimi due decenni – afferma Scott Hadland, autore principale dell’articolo – prima a causa dei rischi associati alle prescrizioni eccessive, poi per via della sotto-prescrizione, il che portava molti bambini a sperimentare dolore eccessivo. I pediatri dovrebbero prescrivere i farmaci oppioidi quando sono necessari, perché il dolore non trattato può portare a disagio e danni psicologici”. Allo stesso tempo, però, è fondamentale adottare misure specifiche per ridurre il rischio di sviluppare dipendenze. Nel 2018, l’8,9 per cento degli adolescenti di età compresa tra 15 e 19 anni aveva ricevuto almeno una nuova prescrizione di farmaci oppioidi nell’anno precedente. La maggior parte di coloro che ricevono una prescrizione di oppioidi non sviluppa un disturbo da uso di oppioidi, né rischia un’overdose. I tassi di prevalenza di un anno per lo sviluppo di un disturbo da uso di oppioidi o per l’esperienza di un’overdose dopo una prescrizione variano dallo 0,3 al 5,8 per cento. Dal 2000, i tassi di disturbo da uso di oppioidi sono aumentati drasticamente tra bambini e adolescenti. Nel frattempo, i tassi di prescrizione di oppioidi sono diminuiti dagli anni 2010. Tra i punti chiave delle linee guida, gli autori ribadiscono l’importanza di prescrivere questi medicinali in caso di bisogno, e la necessità di adottare anche approcci non farmacologici, come la terapia fisica, e l’uso di altre soluzioni non oppioidi, come ibuprofene e paracetamolo. Ogni prescrizione di oppioidi dovrebbe includere anche una prescrizione di naloxone, fondamentale per trattare il sovradosaggio. Bambini e adolescenti, commentano gli scienziati, dovrebbero avere un accesso equo al trattamento efficace del dolore. Pazienti e caregiver dovrebbero ricevere materiale didattico sulle terapie di controllo del dolore, sugli oppioidi e sulla conservazione e lo smaltimento sicuri dei farmaci. Sarebbe utile anche fornire istruzioni su come riconoscere i segni di un’overdose e su come intervenire al meglio. “Gli oppioidi rappresentano uno strumento importante per fornire sollievo dal dolore acuto – conclude Rita Agarwal, altra firma dell’articolo – in alcuni casi paracetamolo e ibuprofene possono essere ugualmente efficaci con meno effetti collaterali. Ci sono delle restrizioni e dei limiti nell’uso di oppioidi, per questo è fondamentale che le famiglie si confrontino con il proprio pediatra per capire come gestire al meglio il dolore del proprio bambino”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).