Valentina Di Paola

La nuova moda pericolosa di TikTok è il chroming

(27 Settembre 2024)

Roma – L’ennesima ‘challenge’ che emerge dalla popolare piattaforma social TikTok, il chroming, che consiste nell’inalare i fumi tossici associati a prodotti e articoli per la casa, dallo smalto ai pennarelli indelebili, potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per gli adolescenti. Ad esaminare le dinamiche e le caratteristiche di questi video uno studio, presentato durante la Conferenza nazionale 2024 dell’American Academy of Pediatrics, condotto dagli scienziati del Cohen’s Children’s Medical Center. Il team, guidato da Keerthi Krishna e Rachel Kim, ha analizzato un totale di 109 video sul chroming che insieme avevano ottenuto più di 25 milioni di visualizzazioni. In particolare, gli scienziati hanno considerato le informazioni relative al genere e all’età del content creator, il tipo di elemento utilizzato per la pratica e la frequenza con cui pubblicavano i video. “L’aspetto più preoccupante – sottolinea Krishna – riguarda la tipologia di oggetti usati dagli influencer, tutti facilmente accessibili ai ragazzi, il che rende più complicato individuare il comportamento dannoso, incrementando il rischio di un uso ripetuto e dello sviluppo di una dipendenza”. Chiamato anche ‘huffing’, il chroming produce un breve stato euforico, ma può portare a vertigini, danni cerebrali e persino decesso. Tra i video analizzati, l’oggetto più comune erano i pennarelli indelebili, seguiti da prodotti antipolvere, smalto per unghie, diluente per vernici, benzina, deodorante spray e lacca per capelli. Oltre la metà dei filmati faceva riferimento a effetti derivanti da dipendenza o uso ripetuto. Gli autori concludono che genitori e pediatri devono essere consapevoli di questa tendenza e dei suoi pericoli, e le aziende di social media dovrebbero muoversi più attivamente per prevenire la diffusione di contenuti dannosi.(30Science.com)

 

 

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).