Roma – La realtà virtuale (VR) potrebbe rivelarsi fondamentale per ridurre l’esposizione di pedoni e ciclisti alle emissioni nocive non derivanti dai gas di scarico dei veicoli. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Università di Birmingham e pubblicato su Royal Society Open Science. La ricerca si è occupata dei principali rischi per la salute e delle malattie croniche causate dall’esposizione a inquinanti particolati non regolamentati provenienti da strade, pneumatici e freni. Sono stati utilizzati modelli dettagliati di fluidodinamica computazionale per simulare il rilascio e la dispersione di queste particelle dai veicoli, solitamente invisibili a occhio nudo, allo scopo di informare il grande pubblico sui momenti in cui sono più diffuse e sui modi in cui è possibile muoversi negli spazi urbani in modo più consapevole e sicuro. I modelli di realtà virtuale sono stati messi alla prova con il pubblico nel centro di Birmingham. Il ricercatore principale, il dott. Jason Stafford dell’Università di Birmingham, ha affermato: “La qualità dell’aria svolge un ruolo fondamentale nella salute e nel benessere della società. Nonostante la transizione ai veicoli elettrici, le emissioni nocive persistono attraverso il rilascio di piccole particelle da freni, pneumatici e strade nell’aria che respiriamo. I modelli computazionali possono aiutarci a comprendere i percorsi di inquinamento e a identificare quei momenti chiave nei tragitti quotidiani delle persone in cui il rischio di esposizione è più elevato. Rendendo visibili questi inquinanti non di scarico all’interno di un ambiente urbano virtuale utilizzando i nostri modelli, le persone sono state in grado di vedere effettivamente i pericoli con i propri occhi e di agire di conseguenza per ridurre o evitare l’esposizione ove possibile”. La ricerca delinea anche come l’implementazione della VR potrebbe portare a un ripensamento della pianificazione urbana e cittadina al fine di incoraggiare un’aria più pulita. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
La realtà virtuale può aiutare pedoni e ciclisti a evitare l’inquinamento
(25 Settembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla