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Fumo degli incendi boschivi, oltre 10.000 morti all’anno negli Stati Uniti

(25 Settembre 2024)

Roma – Un recente studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences ha rivelato che oltre 10.000 decessi all’anno negli Stati Uniti possono essere attribuiti al particolato fine (PM2.5) proveniente dal fumo degli incendi boschivi. Questo rappresenta circa il 16% dei decessi totali legati a tutte le fonti di PM2.5.I ricercatori, guidati da Yiqun Ma e Kai Chen della Yale University, hanno analizzato i dati di mortalità dal 2007 al 2020 in tutte le contee degli Stati Uniti contigui. Hanno scoperto che l’esposizione media di 12 mesi al fumo PM2.5 è associata a un aumento dei decessi per diverse condizioni, in particolare disturbi cardiovascolari, di salute mentale, endocrini e digestivi.L’impatto del fumo è stato particolarmente significativo tra gli anziani, che hanno mostrato tassi di mortalità più elevati rispetto alle persone di età inferiore ai 65 anni. Inoltre, la combinazione di una maggiore esposizione al fumo e di ondate di calore estremo ha aggravato ulteriormente gli effetti sulla salute.Sorprendentemente, anche le contee situate a oltre 150 chilometri dalla fonte dell’incendio hanno registrato un aumento della mortalità a concentrazioni di PM2.5 inferiori a 5 μg/m³, evidenziando come gli incendi boschivi possano avere conseguenze sanitarie diffuse.Questi risultati sottolineano l’importanza di affrontare il crescente onere per la salute pubblica causato dagli incendi boschivi e suggeriscono la necessità di politiche preventive più efficaci per proteggere le comunità vulnerabili.(30Science.com)

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