Valentina Di Paola

Alcune sostanze chimiche possono anticipare la pubertà femminile

(11 Settembre 2024)

Roma –  Le ragazze esposte ad alcune sostanze chimiche come l’ambretta muschiata e gli agonisti colinergici potrebbero sperimentare l’arrivo precoce della pubertà. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Endocrinology, condotto dagli scienziati del National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) del National Institutes of Health (NIH) di Durham. Il team, guidato da Natalie Shaw, ha eseguito uno screening completo di 10.000 composti ambientali attraverso ampi lavori di follow-up utilizzando cellule cerebrali umane che controllano l’asse riproduttivo. Nell’ambito dell’indagine, sono stati valutati integratori alimentari, sostanze chimiche ambientali e composti di vario genere. L’uso di neuroni ipotalamici umani e di pesce zebra ha permesso agli autori di osservare chiaramente l’effetto delle singole opzioni. Negli ultimi anni, spiegano gli esperti, è stato riscontrato un incremento dei casi di pubertà precoce, correlata a un aumento del rischio di problemi psicosociali, obesità, diabete, malattie cardiovascolari e cancro al seno. “Abbiamo identificato diverse sostanze – afferma Shaw – che potrebbero contribuire ad accelerare le tempistiche della pubertà femminile. Tra i composti più impattati, segnaliamo l’ambretta muschiata, una fragranza utilizzata in alcuni detergenti, profumi e prodotti per la cura della persona, e un gruppo di farmaci chiamati agonisti colinergici”. “Saranno necessari ulteriori approfondimenti per confermare questi risultati – sottolinea l’autrice – ma la capacità di questi composti di stimolare i recettori chiave nell’ipotalamo, il recettore dell’ormone di rilascio delle gonadotropine [GnRHR] e il recettore della kisspeptina [KISS1R], solleva la possibilità che l’esposizione possa attivare prematuramente l’asse riproduttivo nelle ragazze”. Secondo il team, il muschio ambretta è potenzialmente preoccupante perché può essere trovato nei prodotti per la cura della persona ed è stato dimostrato che può attraversare la barriera ematoencefalica. “Sulla base di questi dati – aggiunge l’esperta – consigliamo ai genitori di utilizzare prodotti regolamentati a livello federale. Il nostro lavoro è stato uno sforzo di vari ambiti disciplinari e dimostra che è possibile ridurre in modo efficiente i tempi e i costi della valutazione delle sostanze chimiche ambientali per i loro potenziali effetti sulla salute umana”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).