Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Le sostanze chimiche “eterne” stanno aumentando nelle falde acquifere

(4 Settembre 2024)

Roma – Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS), spesso descritte come sostanze chimiche eterne, sono state in costante aumento negli ultimi decenni nelle falde acquifere in Danimarca. Nello specifico è aumentato il livello di un PFAS particolarmente persistente: il trifluoroacetato. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’università di Brema e pubblicato in Environmental Science & Technology Letters. I ricercatori hanno raccolto campioni da 113 pozzi di monitoraggio delle acque sotterranee in Danimarca. Hanno analizzato i campioni per il trifluoroacetato e, utilizzando un metodo consolidato con isotopi di trizio-elio, hanno calcolato da quanto tempo l’acqua è entrata nelle falde acquifere sotterranee. Nel complesso, i loro dati hanno mostrato una tendenza all’aumento delle concentrazioni di trifluoroacetato a partire dagli anni ’60. In particolare, le acque sotterranee provenienti da: Prima del 1960 i livelli erano incommensurabili. Dal 1960 al 1980 conteneva in media 0,06 ppb. Dal 1980 al 2000 contenevano in media 0,24 ppb. Dal 2000 al 2020 ne contenevano in media 0,6 ppb, una quantità superiore al limite totale di PFAS stabilito dall’EEA nell’acqua potabile. I ricercatori attribuiscono le differenze di concentrazione entro periodi di tempo alla variazione della deposizione atmosferica, all’assorbimento delle piante e all’applicazione locale di pesticidi. Ad esempio, i pesticidi che potrebbero essere precursori del trifluoroacetato sono stati applicati alle aree agricole in Danimarca dalla fine degli anni ’60. Sulla base di queste osservazioni, i ricercatori affermano che le concentrazioni di trifluoroacetato potrebbero essere utilizzate per categorizzare quando le acque sotterranee sono entrate nelle falde acquifere, ad esempio dopo il 1985 o prima del 2000, anziché utilizzare metodi di datazione più sofisticati e noiosi che richiedono isotopi. Inoltre, i ricercatori affermano che alcune concentrazioni di trifluoroacetato particolarmente elevate nelle acque sotterranee di età inferiore a 10 anni potrebbero suggerire che le fonti locali sono diventate di recente più importanti, come le applicazioni di pesticidi fluorurati. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla