Roma– La speranza sembra essere più utile della mindfulness, una pratica specifica di meditazione centrata sulla consapevolezza dell’esperienza personale presente, nell’aiutare le persone a gestire l’ansia e a rimanere professionalmente impegnate durante i periodi di stress prolungato sul lavoro. Lo rivela uno studio guidato da Tom Zagenczyk, professore di management presso il Poole College of Management della North Carolina State University, sottolinea l’importanza di guardare avanti, piuttosto che vivere “nel momento”, nei momenti difficili. Lo studio sottolinea l’importanza di guardare avanti, piuttosto che vivere “nel momento”, nei momenti difficili. La mindfulness si riferisce alla capacità di un individuo di focalizzare l’attenzione sul presente, in modo aperto, curioso e non giudicante. In sostanza, la capacità di essere pienamente nel momento. “Si parla molto dei benefici della mindfulness, ma essa pone due sfide quando si attraversano periodi di stress”, ha affermato Zagenczyk. “In primo luogo, è difficile essere consapevoli quando si è sotto stress; in secondo luogo, se si tratta di un momento veramente difficile, non si vuole necessariamente soffermarsi troppo sull’esperienza che si sta vivendo”, ha continuato Zagenczyk. “Poiché la speranza è intrinsecamente orientata al futuro, mentre la mindfulness consiste nell’apprezzare le circostanze attuali, volevamo vedere come ognuna di queste due mentalità influenzasse il benessere e l’atteggiamento professionale delle persone nei momenti difficili”, ha spiegato Zagenczyk. “La pandemia COVID ci ha offerto un’opportunità sfortunata, ma utile, per esplorare questo argomento”, ha proseguito Zagenczyk. “E – ha aggiunto Zagenczyk – abbiamo scelto di concentrarci sulle arti dello spettacolo, poiché questo settore è stato particolarmente colpito dalla pandemia”. Per lo studio, i ricercatori hanno reclutato 247 musicisti professionisti dall’organizzazione MusiCares per partecipare a due sondaggi, a distanza di un mese l’uno dall’altro. Il primo sondaggio è stato somministrato nel settembre 2021. Oltre a raccogliere dati demografici generali, i partecipanti allo studio sono stati interrogati sui loro pensieri e sulle loro esperienze all’inizio della pandemia, da marzo ad agosto 2020. Sono state poste loro anche domande volte a cogliere il grado di speranza e di consapevolezza da settembre 2020 a marzo 2021. Il secondo sondaggio è stato somministrato nell’ottobre 2021 e ha posto ai partecipanti allo studio domande volte a rilevare l’impegno sul lavoro, le tensioni lavorative, il grado di positività delle emozioni e il grado di angoscia. I ricercatori hanno poi utilizzato tecniche statistiche per identificare le relazioni tra speranza, mindfulness e risultati relativi al benessere personale e all’atteggiamento verso il lavoro. “Fondamentalmente, i nostri risultati ci dicono che la speranza era associata alla felicità delle persone, mentre la mindfulness non lo era”, ha dichiarato Kristin Scott, coautrice dello studio e docente di management alla Clemson University. “E quando le persone sono fiduciose e felici provano meno angoscia, sono più impegnate nel lavoro e sentono meno tensioni legate alla loro vita professionale”, ha precisato Scott. “Essere consapevoli può essere estremamente prezioso: vivere il momento è certamente vantaggioso”, ha evidenziato Sharon Sheridan, coautrice dello studio e assistente alla cattedra di management della Clemson. “Ma è importante mantenere una prospettiva di speranza, soprattutto durante i periodi di stress prolungato”, ha osservato Sheridan. “Le persone dovrebbero essere fiduciose e allo stesso tempo consapevoli: mantenere l’idea che c’è una luce alla fine del tunnel”, ha sottolineato Sheridan. Sebbene lo studio si sia concentrato sui musicisti durante una serie di circostanze estreme, i ricercatori ritengono che il messaggio da trarre sia rilevante per tutti i settori industriali. “Ogni volta che abbiamo alti livelli di stress lavorativo, è importante essere fiduciosi e guardare avanti”, ha suggerito Emily Ferrise, coautrice dello studio e dottoranda a Clemson. “E per quanto possibile, ogni organizzazione ha un valore reale nell’incorporare la speranza e lo sguardo al futuro nella propria cultura aziendale, attraverso le condizioni di lavoro, le comunicazioni organizzative e altre misure”, ha notato Ferrise. “Ogni settore lavorativo vive periodi di forte stress e ogni azienda dovrebbe investire per avere dipendenti felici e impegnati nel loro lavoro”, ha concluso Zagenczyk. (30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
La speranza sembra essere più utile della mindfulness per superare lo stress
(3 Settembre 2024)
Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.