Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Le ondate di caldo disorientano gli impollinatori

(2 Settembre 2024)

Roma – Le ondate di caldo generate dal cambiamento climatico disorientano gli impollinatori in particolar modo il bombo. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Julius-Maximilians-Universität Würzburg (JMU) e pubblicato sui Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences. “I bombi sono importanti impollinatori nei sistemi naturali e agricoli. Hanno quindi un alto valore economico e di biodiversità”, spiega la dott. ssa Sabine Nooten, responsabile dello studio. Gli insetti pelosi sono anche estremamente sensibili agli eventi di calore, poiché sono particolarmente ben adattati agli habitat più freddi. Come impollinatori, i bombi sono guidati dagli odori emessi dalle piante. Questi segnali chimici non solo rivelano la posizione delle piante, ma contengono anche informazioni sulle condizioni dei fiori. Nell’esperimento, i bombi sono stati esposti a temperature di 40 gradi Celsius in provette, con gravi conseguenze. “Abbiamo scoperto che il calore comprometteva significativamente la capacità dei bombi di rilevare i profumi floreali”, afferma Sabine Nooten. Perdono praticamente il senso dell’olfatto. Nelle operaie sono stati osservati deterioramenti fino all’80 percento. I maschi hanno perso fino al 50 percento del loro senso dell’olfatto. È stato anche notato che i bombi selvatici avevano problemi ancora più grandi con il caldo rispetto agli animali utilizzati a fini commerciali. Nemmeno un successivo periodo di rigenerazione a temperature idonee ha portato immediatamente a un miglioramento. Dopo 24 ore dalle prove termiche, la maggior parte dei campioni presentava ancora dei difetti. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla