Roma – Aumenti di produzione ma anche consistenti rischi legati al cambiamento climatico: è questo il quadro del futuro dell’energia idroelettrica che emerge da uno studio guidato dal Pacific Northwest National Laboratory del Dipartimento dell’Energia USA e pubblicato su Environmental Research Letters. I ricercatori dimostrano che, fatta eccezione per alcune parti del sud-ovest, si prevede che la produzione di energia idroelettrica aumenterà in futuro. L’analisi mostra però anche che nella zona limitrofa al Pacifico nord-occidentale in futuro, meno acqua verrà immagazzinata nelle montagne sotto forma di manto nevoso in inverno, poiché le temperature più calde porteranno più pioggia. Questo cambiamento stagionale obbligherà i produttori di energia idroelettrica a rivedere profondamente la gestione dei loro impianti. “Sappiamo che il clima sta cambiando e sappiamo che ciò inciderà sulla quantità di acqua disponibile per produrre energia idroelettrica”, ha affermato Daniel Broman, idroclimatologo presso il Pacific Northwest National Laboratory. L’acqua scorre attraverso 2.250 impianti idroelettrici negli Stati Uniti, contribuendo al 6 per cento dell’elettricità del paese. Il team ha scoperto che la produzione idroelettrica aumenta generalmente di circa il 5 per cento nel breve termine e del 10 per cento nel medio termine negli Stati Uniti continentali. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i modelli climatici mostrano generalmente un aumento delle precipitazioni man mano che la Terra si riscalda. Solo una parte del Paese registrerà una diminuzione media della produzione idroelettrica: in alcune zone del Sud-Ovest, già afflitte dalla siccità, i modelli prevedono una leggera diminuzione della produzione idroelettrica, compresa tra il 3 e il 6 per cento, nel breve termine. Broman ha sottolineato che, poiché il futuro del cambiamento climatico è incerto, la gamma di possibili risultati per la generazione di energia idroelettrica è ampia. Ad esempio, tra il 2020 e il 2039, la generazione di energia idroelettrica potrebbe variare tra il -5 e il 21 per cento, mentre negli anni successivi potrebbe variare tra il -4 e il 28 per cento. Molto problematica sarà la ripartizione stagionale di questa produzione a causa del cambiamento climatico e dell’impatto sui manti nevosi. In estate, soprattutto nell’ovest del Paese, a produzione di energia idroelettrica potrebbe diminuire dell’1-5 per cento nella regione occidentale del paese, mentre precipitazioni più elevate potrebbero aumentare la produzione di energia idroelettrica nelle aree orientali dell’1-5 per cento, entrambi nel breve termine. I ricercatori sperano che i loro dati potranno fornire ai decisori del settore energetico un quadro adeguato per pianificare per tempo una riorganizzazione della produzione e degli usi dell’acqua in ragione dei cambiamenti previsti. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Usa: il cambiamento climatico getta un’ombra sul futuro dell’idroelettrico
(22 Agosto 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla