Roma – Mangiare regolarmente piccoli pesci interi, come il novellame, può prolungare l’aspettativa di vita delle donne. Lo ha scoperto un team di ricerca dell’Università di Nagoya, in Giappone, che ha analizzato i dati di 80mila persone di età compresa tra 35 e 69 anni. All’inizio dello studio, pubblicato sulla rivista Public Health Nutrition, la frequenza con cui i partecipanti assumevano pesci piccoli è stata valutata mediante un questionario. I soggetti sono stati seguiti per una media di 9 anni. Ebbene, l’analisi ha rivelato che le donne che mangiavano pesci piccoli solo una o tre volte al mese avevano il 32% di probabilità in meno di morire nell’arco di nove anni rispetto a quelle che li mangiavano raramente. Un andamento simile è stato riscontrato anche negli uomini, ma la differenza non è stata sufficiente per essere statisticamente significativa. La scoperta suggerisce che integrare piccoli pesci nella dieta quotidiana potrebbe essere una strategia semplice ma efficace per prolungare la vita delle donne. “Studi precedenti hanno evidenziato l’effetto protettivo dell’assunzione di pesce sulla salute, compresi i rischi di mortalità”, sottolinea Chinatsu Kasahara, uno degli autori dello studio. “Tuttavia, pochi studi si sono concentrati specificamente sugli effetti dell’assunzione di piccoli pesci sulla salute. I pesci piccoli – continua – sono facili da mangiare per tutti e possono essere consumati interi, con testa, lische e organi compresi. I nutrienti e le sostanze fisiologicamente attive presenti solo nei pesci di piccola taglia potrebbero contribuire al mantenimento di una buona salute”. (30Science.com)
Valentina Arcovio
Mangiare pesci piccoli interi allungano aspettativa di vita nelle donne
(20 Agosto 2024)
Valentina Arcovio