Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Gli USA possono raggiungere autosufficienza delle forniture di cibo marino

(19 Agosto 2024)

Roma – Con una adeguata strategia che tenga conto del cambiamento climatico, gli USA potrebbero raggiungere l’autonomia per quel che riguarda il settore dei cibi di origine marina. E’ quanto emerge da uno studio di un team di ricerca guidato dall’ Università del Maine e pubblicato su Ocean Sustainability. Dalle aragoste alle alghe, i cibi marini svolgono un ruolo importante nell’economia, nella dieta e nella cultura degli Stati Uniti. La nazione è uno dei principali produttori di alimenti marini ma anche il secondo più grande importatore per il settore. Attraverso analisi e calcoli approfonditi dei dati, i ricercatori dell’Università del Maine hanno scoperto che gli Stati Uniti potrebbero raggiungere l’indipendenza nei prodotti ittici, con cambiamenti nel comportamento dei consumatori, investimenti nelle infrastrutture e un continuo adattamento di fronte al cambiamento climatico. Diventare indipendenti per questo settore offrirebbe agli USA l’opportunità di migliorare i risultati dietetici e la sicurezza alimentare individuale e nazionale, in particolare contro le interruzioni nelle catene di fornitura globali. I ricercatori hanno condotto lo studio utilizzando 50 anni di dati di consumo e produzione, dal 1970 al 2021. Il potenziale degli Stati Uniti per raggiungere l’indipendenza dai prodotti ittici è guidato principalmente dall’Alaska, che ospita due terzi del raccolto annuale di prodotti ittici della nazione negli ultimi tre decenni. Con la capacità di soddisfare il 27.000 per cento della sua domanda regionale di prodotti ittici con una produzione che ha raggiunto il picco di circa 6 miliardi di libbre nel 2015, dimostra di essere la regione più autosufficiente e un bacino fondamentale per costruire l’indipendenza nazionale. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla