Valentina Arcovio

Sostenibilità: da acustica del suolo informazioni utili su salute degli ecosistemi

(19 Agosto 2024)

Roma – I suoni appena udibili che possono essere percepiti dal suolo, permettono di valutare lo stato di salute degli ecosistemi sotterranei. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Flinders University in Australia pubblicato sul Journal of Applied Ecology. Appena udibili dall’orecchio umano, i terreni sani producono una cacofonia di suoni in molte forme. Registrazioni speciali effettuate dagli ecologi della Flinders University in Australia dimostrano che questa caotica miscela di paesaggi sonori può essere una misura della diversità dei piccoli animali viventi nel terreno, che creano suoni mentre si muovono e interagiscono con l’ambiente. Con il 75 per cento dei suoli del mondo degradati, il futuro della brulicante comunità di specie viventi che vivono sottoterra è destinato a essere disastroso se non vi verrà posto rimedio afferma l’ecologo microbico Dr. Jake Robinson, del Frontiers of Restoration Ecology Lab presso la Facoltà di Scienze e Ingegneria della Flinders University. Questo nuovo campo di ricerca mira a studiare i vasti e brulicanti ecosistemi nascosti in cui vive quasi il 60 per cento delle specie della Terra, afferma. “Il ripristino e il monitoraggio della biodiversità del suolo non sono mai stati così importanti. Sebbene sia ancora nelle sue fasi iniziali, l’ecoacustica sta emergendo come uno strumento promettente per rilevare e monitorare la biodiversità del suolo ed è stata ora utilizzata nella boscaglia australiana e in altri ecosistemi nel Regno Unito.” L’ultimo studio ha portato avanti il monitoraggio acustico di zone a vegetazione residua e di terreni degradati che erano stati rimboschiti 15 anni fa. Il monitoraggio acustico passivo ha utilizzato vari strumenti e indici per misurare la biodiversità del suolo nell’arco di cinque giorni nella regione del Mount Bold nelle Adelaide Hills nel South Australia. Sono stati utilizzati un dispositivo di campionamento sotterraneo e una camera di attenuazione del suono per registrare le comunità di invertebrati del suolo, che sono state anche contate manualmente. I ricercatori hanno scoperto che La complessità e la diversità acustica sono significativamente più elevate nelle aree rivegetate e residue rispetto alle aree disboscate, sia in situ che nelle camere di attenuazione del suono. (30Science.com)

Valentina Arcovio