Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Con l’IA si gestiscono i pascoli in maniera più efficiente e sostenibile

(9 Agosto 2024)

Roma – Utilizzare l’intelligenza artificiale per gestire i pascoli in maniera più efficiente e sostenibile. E’ l’obiettivo di una nuova ricerca guidata dall’ Alliance of Bioversity International i cui risultati sono stati pubblicati su Remote Sensing Applications Society and Environment. Gli autori dello studio hanno sviluppato una guida pratica su come acquisire informazioni dai satelliti e utilizzare modelli predittivi per valutare i pascoli in termini di quantità (quanta biomassa) e qualità (proteine grezze, digeribilità e contenuto di ceneri). Juan Andrés Cardoso Arango , coautore dello studio ed ecofisiologo vegetale specializzato in foraggi tropicali presso l’Alliance of Bioversity International e il CIAT, spiega che oggi è difficile analizzare tutti i fattori che determinano quantità e qualità: con un piccolo drone è possibile campionare solo circa nove ettari alla volta, e con strumenti portatili è ancora meno. “In alcune parti della Colombia, puoi avere proprietà di 3000 ettari”, dice, aggiungendo che questo è uno dei motivi per cui i ricercatori hanno sviluppato un sistema “neutrale su scala”, che può raccogliere dati via satellite, chilometri quadrati alla volta, ma può anche essere utile per un agricoltore con un solo ettaro. Cardoso spiega che i database di immagini satellitari gratuiti e i progressi tecnologici nell’elaborazione basata sull’intelligenza artificiale hanno “democratizzato” questa analisi. “Quando ho iniziato nel 2018, nessuno sapeva cosa fosse l’apprendimento automatico, ora puoi avere queste informazioni più velocemente di prima”, conclude.(30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla