Valentina Di Paola

Comunicazioni dallo spazio più rapide grazie ai laser di “TeraNet”, un sistema di stazioni ottiche specializzate

(16 Luglio 2024)

Roma – La “TeraNet”, una rete di stazioni ottiche di terra specializzate in comunicazioni spaziali ad alta velocità dell’Università dell’Australia Occidentale, ha ricevuto con successo dei segnali laser da un satellite tedesco in orbita bassa. Questa svolta, descritta sul portale del programma, potrebbe aprire la strada a un aumento di mille volte della larghezza di banda delle comunicazioni tra la Terra e lo spazio. Il team, guidato da Sascha Schediwy, dell’International Centre for Radio Astronomy Research (ICRAR), ha ricevuto i segnali laser da OSIRISv1, un payload di comunicazione laser dall’Institute of Communications and Navigation del German Aerospace Center (DLR), installato sul satellite Flying Laptop dell’Università di Stoccarda. I segnali sono stati intercettati durante il sorvolo del satellite, grazie a due delle tre stazioni ottiche di TeraNet. “Questa dimostrazione – afferma Schediwy – rappresenta il primo passo per stabilire una rete di comunicazioni spaziali di nuova generazione in tutta l’Australia Occidentale. Nei prossimi step sarà necessario unire la rete ad altre stazioni di terra attualmente in fase di sviluppo non solo sull’isola, ma in tutto il mondo”. Finora, per trasferire dati tra satelliti nello spazio e gli utenti sulla Terra sono stati utilizzati i tradizionali segnali radio wireless. I laser, però, possono potenzialmente trasferire dati a migliaia di gigabit al secondo, perché operano a frequenze molto più elevate rispetto alla radio. In uso sin dal lancio di Sputnik 1, la tecnologia radio è rimasta pressappoco invariata negli ultimi 70 anni, e, con l’aumento esponenziale del numero di satelliti in orbita, è sempre più difficile indirizzare correttamente le comunicazioni. L’uso dei laser consente di trasportare maggiori informazioni, ma lo svantaggio è che i segnali possono essere interrotti dalle perturbazioni. Per superare questo limite, il gruppo TeraNet ha stabilito una rete di tre stazioni di terra sparse nell’Australia Occidentale. Attualmente, i due siti stabili si trovano presso l’Università dell’Australia Occidentale, presso il Mingenew Space Precinct, 300 km a nord di Perth. In aggiunta, la rete si basa su una stazione mobile installata sul retro di una Jeep, la cui gestione è affidata alla struttura di New Norcia dell’Agenzia spaziale europea. Questa distribuzione permette di evitare il sito coperto di nuvole e selezionare la stazione più adatta al download delle informazioni. “La comunicazione laser ad alta velocità – commentano gli scienziati – rivoluzionerà il trasferimento dati per i satelliti di osservazione della Terra, migliorerà e proteggerà in modo significativo le reti di comunicazione militari e rafforzerà le operazioni remote sicure per settori quali le operazioni minerarie autonome, nonché la pianificazione e la risposta alle catastrofi nazionali”. Grazie a un progetto di finanziamento da 6,3 milioni di dollari, il progetto TeraNetsupporterà molteplici missioni spaziali internazionali che operano tra l’orbita terrestre bassa e la Luna, utilizzando sia standard di comunicazioni ottiche convenzionali comprovati, sia tecnologie ottiche più avanzate tra cui comunicazioni nello spazio profondo, comunicazioni coerenti ad altissima velocità, comunicazioni quantistiche protette e posizionamento e temporizzazione ottica. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).