CMAJ: pubblicato il vademecum da seguire in caso di incendi

Roma – Evitare di uscire all’aperto, utilizzare depuratori d’aria e indossare mascherine N95. Questi sono solo tre dei principali comportamenti da mantenere in caso di incendi. A ricordare ed elencare i rischi per la salute associati al fumo e le azioni da compiere un articolo, pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, condotto dagli scienziati della McMaster University. Il team, guidato da Mehdi Aloosh, ricorda che l’esposizione ai gas e ai fumi degli incendi è stata collegata a una serie di esiti negativi per la salute, come condizioni respiratorie, asma e problemi cardiaci. In aggiunta, gli incendi stanno diventando sempre più frequenti ed estesi in Canada, così come in altre parti del mondo, a causa del cambiamento climatico. È pertanto fondamentale che le comunità e le società siano consapevoli e preparate a gestire gli effetti dannosi del fumo derivante da incendi. Le particelle fini presenti nel fumo degli incendi, spiegano gli esperti, possono percorre più di mille chilometri, penetrare nell’organismo e causare infiammazione a diversi organi. L’indice sanitario della qualità dell’aria (AQHI) è uno strumento utile per comunicare i rischi per la salute associati agli eventi incendiari. Il personale sanitario, spiegano gli scienziati, dovrebbe discutere delle conseguenze dell’esposizione con i propri pazienti, sensibilizzando i soggetti più fragili sull’importanza di adottare misure di prevenzione. In particolare, secondo il gruppo di ricerca, i piani emergenziali in caso di incendio dovrebbero garantire un’adeguata fornitura di farmaci e medicinali salvavita per le persone con patologie respiratorie. Gli autori raccomandano di restare in casa durante e dopo l’evento, utilizzando depuratori d’aria antiparticolato ad alta efficienza e indossare maschere N95 o KN95 ben aderenti. Questi dispositivi, concludono gli scienziati, possono ridurre l’esposizione al particolato fine di oltre il 90 per cento. (30science.com)