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Nature Sustainability: emergenza falde: a rischio la sicurezza alimentare globale

(14 Giugno 2024)

Roma – Il mondo e la sicurezza alimentare globale dipendono fortemente dall’esaurimento dei sistemi di acque sotterranee. A lanciare l’allarme un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’International Food Policy Research Institute, IFPRI, pubblicato oggi su Nature Sustainability. Sebbene gli sforzi per rallentare l’esaurimento delle acque sotterranee debbano essere accelerati con urgenza, lo studio indica che tali sforzi, in assenza di altre misure di accompagnamento, porterebbero probabilmente a impatti significativi sulla sicurezza alimentare. Lo studio ha rilevato che porre fine all’esaurimento delle acque sotterranee porterebbe a un forte calo della produzione alimentare, in particolare di riso e grano, nei sistemi di produzione alimentare dipendenti dalle acque sotterranee, facendo aumentare i prezzi internazionali del riso del 7,4% e del grano del 6,7%. La maggiorazione dei prezzi alimentari, a sua volta, renderebbe il cibo meno accessibile per le fasce economicamente più svantaggiate, portando a 24 milioni il numero di persone a rischio fame, in particolare nei paesi a basso e medio reddito. Se da un lato il crescente utilizzo delle acque sotterranee ha favorito lo sviluppo economico e migliorato la sicurezza alimentare, dall’altro ha portato a un grave impoverimento delle acque e al degrado degli ecosistemi, a una riduzione dell’accesso all’acqua dolce e a un aumento delle disuguaglianze. Un quarto dei bacini fluviali del mondo è già sovrasfruttato, comprese le aree chiave del granaio in India, Pakistan, Cina, Iran, Stati Uniti ed Egitto. Inoltre, il cambiamento climatico sta spingendo un numero sempre maggiore di agricoltori ad affidarsi alle acque sotterranee, poiché l’agricoltura pluviale sta diventando meno redditizia e i flussi di superficie si stanno riducendo. Considerato l’imperativo di conservare le risorse idriche sotterranee e migliorare la sicurezza alimentare, lo studio ha utilizzato il modello internazionale per l’analisi politica dei prodotti agricoli e del commercio, IMPACT, dell’IFPRI, per simulare l’impatto che avrebbe la fine del sovrasfruttamento delle acque sotterranee e i probabili effetti delle misure volte a contrastare gli impatti negativi sulla sicurezza alimentare legati all’arresto dell’esaurimento delle acque sotterranee. “La maggior parte dei precedenti studi si sono concentrati sulla gestione dell’esaurimento delle acque o sul miglioramento della sicurezza alimentare e non sulla modellazione integrata dal rapporto tra acqua e cibo, che è essenziale nel mondo odierno caratterizzato da limitazioni idriche e alimentari”, ha detto Edwin Sutanudjaja, dell’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi e coautore del lavoro. “Questo – ha continuato Sutanudjaja – è il primo studio transdisciplinare che affronta contemporaneamente le questioni della sicurezza alimentare e dell’esaurimento delle acque sotterranee”. “Finora, nessun singolo intervento modellato potrebbe contrastare completamente gli impatti negativi sulla sicurezza alimentare derivanti dall’arresto dell’esaurimento delle acque sotterranee; tuttavia, gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo agricolo aumenterebbero i rendimenti delle colture irrigue soggette a vincoli idrici grazie a migliori tecnologie delle sementi e pratiche agronomiche, riducendo potenzialmente i prezzi globali del grano di oltre il 3%”, ha osservato Nicostrato Perez, dell’IFPRI. “È necessario un maggiore sostegno per gestire in modo più efficace le precipitazioni variabili in un mondo condizionato dal clima”, ha dichiarato Vartika Singh, dell’IFPRI di Nuova Delhi e coautrice dello studio. “Interventi mirati a sostegno dell’agricoltura conservativa, della pacciamatura e dei terrazzamenti, sia nelle aree irrigate che in quelle piovose, sono particolarmente efficaci per conservare l’acqua e ridurre l’aumento dei prezzi del mais, che è una coltura prevalentemente piovosa”, ha proseguito Singh. “Dobbiamo sostenere i piccoli agricoltori dell’Africa a sud del Sahara nello sviluppo sostenibile delle risorse idriche sotterranee per l’agricoltura irrigua”, ha affermato Karen Villholth, del Water Cycle Innovation e coautrice del lavoro. “Le acque sotterranee in questa regione hanno ancora un grande potenziale per garantire la produzione alimentare, la nutrizione e i mezzi di sussistenza di milioni di persone povere in presenza di cambiamenti climatici, ma dobbiamo affrontare in modo proattivo i rischi di un eccessivo sfruttamento della risorsa”, ha aggiunto Villholth. “Queste misure politiche e investimenti sono necessari per sostenere i livelli di produzione alimentare, in particolare nelle regioni che dipendono dalle acque sotterranee, come l’India e la Cina, poiché altrimenti arrestare l’esaurimento delle acque sotterranee avrebbe un impatto negativo sui prezzi dei prodotti alimentari e sulla produzione agricola”, ha precisato Claudia Ringler, direttrice dell’unità Risorse naturali e resilienza dell’IFPRI. “Dobbiamo – ha esortato Ringler – agire ora”. “Se continuiamo sulla strada dell’esaurimento totale delle acque sotterranee, sarà difficile evitare un aumento permanente dei prezzi alimentari”, ha avvertito Ringler. Secondo la squadra di scienziati, che include anche collaboratori dell’Università di Zhejiang, in Cina, un approccio transdisciplinare che combini misure normative, finanziarie, tecnologiche e di sensibilizzazione tra i sistemi idrici e alimentari è essenziale per ottenere una gestione sostenibile delle acque sotterranee e prevenire un aumento dell’insicurezza alimentare. (30Science.com)

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