30Science.com

iScience: nei giorni caldi, i parlamentari tendono a usare un linguaggio più semplice

(13 Giugno 2024)

Roma – I membri del parlamento e le personalità politiche tendono a utilizzare terminologie più semplici nei giorni caratterizzati da temperature particolarmente elevate. A documentare questo curioso fenomeno uno studio, pubblicato sulla rivista iScience, condotto dagli scienziati dell’Istituto Max Planck per la ricerca demografica di Rostock, in Germania e dell’Università di Aarhus, in Danimarca. Il team, guidato da Risto Conte Keivabu e Tobias Widmann, ha analizzato il linguaggio utilizzato in sette milioni di discorsi parlamentari tenuti da oltre 28 mila personaggi politici in otto paesi del mondo. I ricercatori hanno utilizzato metodi computazionali per analizzare contestualmente i testi e i dati meteorologici globali, per valutare l’impatto delle temperature sulle prestazioni linguistiche dei politici.

 

L’effetto della temperatura sulla complessità del linguaggio: prove da sette milioni di discorsi parlamentari
CREDITO
iScience/Keivabu et al.

“Il caldo afoso – riporta Keivabu – è stato a lungo associato a una serie di effetti negativi sulla salute, tra cui un aumento del rischio di diminuzione della produttività e delle prestazioni cognitive. Il nostro lavoro evidenzia che questo fenomeno si estende ai politici, a cui vengono affidate importanti responsabilità. In particolare, la nostra analisi rivela che le temperature più elevate comportano una riduzione della complessità del linguaggio utilizzato nei discorsi e nei comizi in otto diversi paesi”. “Questi dati – aggiunge Widmann – suggeriscono che l’afa può influenzare negativamente le funzioni cognitive anche in contesti professionali dove un linguaggio preciso e complesso è fondamentale”. Il gruppo di ricerca ha anche considerato gli effetti variabili in Germania in relazione all’età e al genere dei politici. Grazie a questo approccio, gli autori hanno scoperto che nelle persone più avanti con gli anni tali conseguenze erano maggiormente evidenti. “Il nostro lavoro – precisano gli esperti – evidenzia che il comportamento umano può essere influenzato da considerazioni strategiche ma anche da fattori ambientali. La semplificazione del discorso politico ha implicazioni contrastanti, perché, sebbene da un lato possa aumentare la comprensione da parte di un pubblico più ampio, dall’altro potrebbe segnalare un calo delle prestazioni cognitive. Visto il ruolo centrale dei politici nei processi democratici, l’impatto delle temperature estreme sulle loro prestazioni cognitive potrebbe avere conseguenze profonde e di vasta portata per la società nel suo complesso”. “Nelle prossime indagini – concludono gli autori – potrebbe essere interessante approfondire il modo in cui le temperature estreme possano influire sulla produttività complessiva e sulle prestazioni dei personaggi politici e delle personalità influenti. Ad ogni modo, la gestione degli effetti del cambiamento climatico potrebbe essere essenziale per mitigare le conseguenze delle temperature in aumento sui processi democratici e sulla governance”. (30science.com)

30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana contatti: redazione@30science.com + 39 3492419582